Vongole avvelenate alla foce del fiume servite nei ristoranti, blitz della Guardia Costiera

Vongole avvelenate alla foce del fiume servite nei ristoranti, blitz della Guardia Costiera
Datteri di mare crudi serviti a tavola: denunciati i titolari di un noto ristorante vesuviano. E in altri locali della zona, le vongole erano quelle della foce del Sarno. Il blitz...

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Datteri di mare crudi serviti a tavola: denunciati i titolari di un noto ristorante vesuviano. E in altri locali della zona, le vongole erano quelle della foce del Sarno. Il blitz della guardia costiera di Castellammare di Stabia è arrivato direttamente ai consumatori del frutto di mare protetto, pescato devastando le rocce nelle aree marine protette, in particolare a Punta Campanella e allo scoglio del Vervece. Gli uomini e le donne della guardia costiera stabiese, guidati dal comandante Ivan Savarese, sono arrivati a cinque ristoranti tra Boscoreale, Boscotrecase, San Giuseppe Vesuviano e Poggiomarino. In altri tre locali sono state trovate le pericolose vongole di Rovigliano, pescate alla foce del Sarno e cariche di veleni.


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“Si mira a colpire la domanda per far calare la richiesta così da poter mandare in “stallo” l’organizzazione dedita a tali traffici che in questi mesi è stata provata da diverse sequestri di prodotto (ben oltre una tonnellata), oltre che di attrezzature e risorse strumentali, colpendo così il patrimonio economico tanto da costringere i “sodali” a dedicarsi ad altre attività illecite per racimolare proventi e risorse, come quella della raccolta di frodo delle “Vongole veraci” di Rovigliano raccolte nello specchio d’acqua prospiciente la foce del fiume Sarno, tratto di mare altamente inquinato e contaminato dove essere vietata ogni tipo di attività di pesca di molluschi bivalvi, crostacei e prodotti ittici in genere, ancorchè tratto di mare per tali fatti non censito, annoverato e catalogato dalla Regione Campania per tali attività, motivo per il quale questo Comando non rilascerà autorizzazioni per la pesca subacquea professionale prevista dal Decreto 1 giungo 1987 n. 249” sono state le parole del Comandante della Capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, Capitano di Fregata (CP) Ivan Savarese.
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Il Messaggero