Vigile compra cocaina con i soldi (in contanti) delle multe: condannato a Brescia

L'uomo ha patteggiato 9 mesi e 10 giorni dopo essere comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia

L'uomo ha patteggiato 9 mesi e 10 giorni dopo essere comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia
Soldi delle multe, pagate in contanti, per comprare la cocaina. Si tratta della truffa di un tossico? Macchè. Il protagonista è un vigile di Brescia che ha...

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Soldi delle multe, pagate in contanti, per comprare la cocaina. Si tratta della truffa di un tossico? Macchè. Il protagonista è un vigile di Brescia che ha trovato un escamotage diversi automobilisti. Gli episodi sono otto e sono avvenuti tra gennaio 2019 e lo scorso aprile. I reati contestati dalla Procura sono peculato, appropriazione indebita e falso ideologico. L'uomo ha patteggiato 9 mesi e 10 giorni.

Cosa è successo

La procura di Brescia contesta a un agente della Polizia locale di Urago d'Oglio accusandolo dei reati di peculato, appropriazione indebita e falso ideologico. L'agente, 59anni compiuti da poco e residente a Romano di Lombardia (nella Bergamasca), è stato raggiunto dai carabinieri della stazione di Rudiano che gli hanno notificato la misura dell'interdizione dai pubblici uffici per un anno emessa dal gip su richiesta della procura di Brescia. 

 

L'uomo ha patteggiato 9 mesi e 10 giorni dopo essere comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia.  

Ma le truffe, che andavano dai 118 ai 190 euro, sono solo una parte delle contestazione fatte nei suoi confronti dagli inquirenti. Secondo la procura il 59enne avrebbe utilizzato, tra il 4 e il 12 settembre di questo anno, l'auto di servizio per raggiungere l'abitazione di uno spacciatore ai domiciliari a Martinengo, in provincia di Bergamo, per rifornirsi di cocaina.

Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, il sovrintendente gli avrebbe permesso di ottenere il certificato di idoneità alloggiativa in un appartamento di Urago d'Oglio nonostante non avesse i requisiti e utilizzando la richiesta presentata tempo prima dal reale affittuario che sentito dal pm aveva dichiarato di avere solo ospitato l'amico e di avere inoltre prestato del denaro al vigile finito nei guai. A processo con l'agente della Locale un cittadino kosovaro la cui posizione è stata stralciata.

 

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Il Messaggero