Ora anche un rapporto delle Nazioni Unite raccomanda di vietare i telefonini nelle scuole. Si tratta di un avvertimento basato su studi medici per dare modo ai bambini e ai ragazzi di migliorare l'apprendimento, evitare continue interruzioni nella concentrazione oltre che tutelare gli studenti dai rischi sempre più alti di ciberbullismo. Ad avanzare questo cammino è stata l'Unesco, l'agenzia delle Nazioni Unite per l'istruzione, la scienza e la cultura, mostrando i risultati di ricerche: l'uso eccessivo del telefono cellulare è legato alla riduzione delle prestazioni educative e alla stabilità emotiva dei bambini.

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Naturalmente il divieto dei telefonini nelle classi non significa la messa al bando – da parte dell'Unesco - della tecnologia digitale nel suo complesso, compresa l'intelligenza artificiale, ma solo un uso meno invasivo durante i momenti della giornata dedicati assimilazione delle lezioni. 

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Un uso sconsiderato della tecnologia digitale nelle scuole sarebbe nocivo a lungo andare. "La rivoluzione digitale ha un potenziale immenso ma, proprio come sono stati espressi avvertimenti su come dovrebbe essere regolata nella società, un'attenzione simile deve essere prestata al modo in cui viene utilizzata nell'istruzione", ha affermato il direttore generale dell'Unesco, Audrey Azoulay.

Da anni associazioni mediche lanciano l'allarme sugli effetti negativi sui ragazzi: calo mnemonico, difficoltà di concentrazione, distrazione dirompente, abbassamento dei livelli di logica. L'Unesco nel suo rapporto del Global Education Monitor del 2023 ha evidenziato grande preoccupazione.