Acqua alta Venezia, il sindaco Brugnaro: «Danni per centinaia di milioni di euro»

«Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro». Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, paralndo del maltempo che ha...

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«Le stime dei danni sono molto ingenti. Parliamo di centinaia di milioni di euro». Lo ha detto il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, paralndo del maltempo che ha colpito la città.


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«Il traffico commerciale è necessario a Venezia, perché la città sia viva. Chi dice che non si debbono scavare i canali in 30 anni sta uccidendo la città. È falso ambientalismo, polemiche di anime belle. Quello di oggi è un evento simile al '66. Qui non muore Venezia, muore il Paese», ha continuato. «Quelle che vanno combattute sono le bugie. Si era pensato di fare il Mose, è un sistema che ieri ha dato qualche segnale di incertezza. A Pellestrina, ad esempio, non sono stati finiti i lavori per le pompe idrauliche. È una architettura complessa, le competenze sono tantissime». Brugnaro ha poi rilevato: «siamo filogovernativi ma dobbiamo concentrare le competenze che riguardano Venezia».

 

«Lo scorso anno abbiamo sfiorato questa tragedia pari pari. Da ieri sera siamo andati con il Patriarca a visitare le persone. Il mare ha raggiunto quota 187 centimetri contro i 194 della tragedia del '66», ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «La legge Speciale - ha ricordato - è stata fatta perché si capisce che Venezia è biglietto da visita per tutto il Paese. È per questo che siamo così attenti. E da lì è nato tutto il sistema del Mose pensato dallo Stato. «Tutto il Paese deve capire che oggi ci giochiamo la credibilità internazionale: penso che abbiamo un'occasione storica per risolvere i problemi». «Risolviamo l'emergenza - ha sottolineato - e poi ragioniamo a che punto siamo sulle difese a mare. Stiamo parlando del lavoro di migliaia di persone, del Porto, della vita della città. Bisogna rendere efficiente la città: fognature, rete elettrica». «Dobbiamo prima di tutto crederci noi, dimostrare che possiamo farcela senza farci dare consigli da americani e francesi» ha concluso il sindaco.
 


«Ringrazio il Presidente Sergio Mattarella che mi ha chiamato: stiamo parlando di un problema mondiale, dobbiamo difendere le nostre eccellenze. Abbiamo due scelte: o ci dividiamo o ci uniamo». Lo ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. «C'era gente che piangeva perché aveva perso tutto - ha raccontato descrivendo la notte trascorsa -. Se non vogliamo spopolare la città dobbiamo dare certezze. Non si tratta di quantificare i danni ma il futuro della città». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero