Venezia, quelle paratie ancora incomplete: alzarle non fermerebbe la marea

Punto numero uno: non è mai stato detto da nessuna parte che nel 2019 ci sarebbero stati innalzamenti delle paratoie del Mose a mare grosso. Punto numero due: siccome il...

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Punto numero uno: non è mai stato detto da nessuna parte che nel 2019 ci sarebbero stati innalzamenti delle paratoie del Mose a mare grosso. Punto numero due: siccome il sistema di dighe mobili destinato (si pensa) a salvare Venezia dalle onde di marea non è stato ultimato, alzarlo per evitare l'Aqua Granda di martedì sarebbe stato inutile. La marea sarebbe passata lo stesso. Due verità del Consorzio Venezia Nuova per spiegare come mai, nonostante i ripetuti inviti, nessuno abbia dato il via ad una prova del nove capace di misurare realmente la funzionali del Modulo Sperimentale Elettromeccanico.


Due posizioni, queste, che trovano spazio negli atti sottoscritti tra Consorzio Venezia Nuova e Provveditorato alle opere pubbliche per il Veneto. Lì è scritto che nel corso del 2019 sono previste prove tecniche del Mose a «mare calmo» e nel 2020 quella a «mare grosso». E sulla possibilità dell'innalzamento parziale di alcune delle barriere mobili del Mose, esiste soltanto una simulazione di tipo matematico, non sperimentale, relativa alla Bocca di Porto del Lido. Oltretutto, il modello matematico avrebbe calcolato una variazione positiva della marea, valutata in uno o due centimetri.

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COME MAI
Solo prove con il mare calmo nel 2019, quelle con il mare grosso rinviate all'anno prossimo. Questo perché gli impianti di controllo elettronico delle paratoie non sono completati, le pompe di aria compressa non sono state tutte montate; soprattutto, non vi sono sufficienti squadre di tecnici per monitorare le quattro dighe. La possibilità poi che la chiusura di una bocca di porto possa portare dei benefici sull'innalzamento della marea sarebbe smentita già dai fatti e la variazione positiva sulla marea in un caso simile è stata valutata in uno o due centimetri. Già ieri, infatti, il Cvn aveva sottolineato che i protocolli sulla chiusura o meno delle dighe non dipendono dalla propria struttura, e solo un'autorità superiore potrebbe imporre una manovra del genere accollandosene gli oneri.
 

LE PREVISIONI

Mose o non Mose, Venezia attende le prossime ore: 120 centimetri sono attesi alle 12 di oggi. Per domani la situazione meteorologica, come afferma il Centro Meteo dell'Arpav, è ancora incerta e molto dipenderà da che proporzione prenderà lo scirocco. Al momento si attendono 130 centimetri alle 3.50 di domenica mattina e alle 11.20. Questo mentre il Comune di Venezia è stato costretto a diramare un comunicato ufficiale per rispondere ad un audio diventato virale e che parlava di un pranzo carbonaro del sindaco Brugnaro a Murano, in cui si diceva di tenere basse le previsioni per non creare allarmismo. Notizia smentita ufficialmente.
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Il Messaggero