Scuole chiuse in Veneto, Zaia: «Non prudente aprire». E sui contagi: «Non calano, qualcosa non quadra»

Il Veneto sceglie una linea prudenziale sulla riapertura delle scuole, lasciando a casa, o meglio a seguire ancora la didattica a distanza, gli studenti delle superiori fino al 31...

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Il Veneto sceglie una linea prudenziale sulla riapertura delle scuole, lasciando a casa, o meglio a seguire ancora la didattica a distanza, gli studenti delle superiori fino al 31 gennaio. Lo annuncia il Presidente Luca Zaia, anche alla luce dei dati sulla pandemia tutt'altro che incoraggianti. «Non ci sembra prudente - spiega - in una situazione epidemiologica in Italia come quella attuale riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità».

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Si guarda peraltro già avanti, a quando si tornerà in aula e ai rischi di assembramento della popolazione scolastica. Atvo, azienda dei trasporti pubblici del Veneto orientale, progetta l'uso di Guardie giurate per controllare eventuali ammassamenti di studenti alle fermate degli autobus e nei luoghi di maggiore frequenza. Ci saranno 10 agenti non armati che saranno impiegati con il personale di controllo di Atvo, posizionati nelle autostazioni di San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo e nei punti di arrivo agli istituti delle tre città. Alcune figure di controllo saranno presenti anche a Caorle, Oderzo, Mestre e San Stino di Livenza.

 

Il bollettino: 1.686 positivi e 50 morti

Gli ultimi grafici sul virus in Veneto vedono rallentare ma non arrestare la crescita del Covid nelle ultime 24 ore. I positivi hanno toccato in un giorno le 1.686 unità. Cresce anche il numero di morti con 50 decessi. Secondo il rapporto della Regione Veneto da inizio pandemia i positivi totali sono 266.946, i morti 6.813. Il totale dei ricoverati è di 2.706 persone (+18) mentre nelle terapie intensive sono in cura 368 persone (+3). «Abbiamo rispettato tutte le restrizioni ma i risultati non si vedono. Per cui qualche elemento che non ci torna c'è, non torna a noi, e non torna nel mondo scientifico - ammette Zaia, a proposito dell'andamento della pandemia - . Come Veneto la situazione è atipica, dopo 15 giorni di restrizioni, visto il bicchiere mezzo pieno le curve non crescono, ma come bicchiere mezzo vuoto non calano».

 

Vaccinate oltre 16mila persone

Nel frattempo è stata ingranata decisamente la quarta nella somministrazione dei vaccini. A stamane erano stati inoculati 16.748 vaccini, pari al 43,1% dei 38 mila in magazzino. «Questo - commenta il Governatore - sta a significare l'efficienza della nostra macchina. Facciamo vaccinazioni fino alle 22.00. Sperando che arrivino le 38 mila dosi settimanali, questa settimana ne somministriamo 70 mila» conclude.

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Il Messaggero