Chiuso il primo quadrimestre nelle scuole, è tempo di settimane bianche. Attenzione però: la forte instabilità del tempo consiglia grande attenzione per chi...
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Secondo l'Arpav il pericolo di valanghe è in progressivo aumento in relazione alle precipitazioni nevose fino a diventare forte (grado 4) nelle zone dove i cumuli di neve fresca saranno superiori a 80-100 cm. Sono da aspettarsi numerose valanghe spontanee di dimensioni da medie a molto grandi lungo i percorsi abituali sui versanti in tutte le esposizioni. Le valanghe potranno interessare vie di comunicazione e aree sciistiche specie oltre i 1500 metri di quota. Dalle 21 in provincia di Belluno saranno chiusi per rischio valanghe i passi Val Parola, Pordoi, Falzarego, Casera Razzo, Giau, Fedaia. Nei prossimi giorni sono vivamente sconsigliate le escursioni, fintanto che il manto non si assesterà e si saranno ripristinate le condizioni per potersi muovere in sicurezza. Si consiglia in ogni caso di affrontate le gite in neve fresca sempre con la massima cautela e prudenza, portando con sé i dispositivi di autosoccorso, Artva, pala e sonda.
In tutto il Trentino Alto Adige sono attesi fino a 80 cm di neve. Le maggiori precipitazioni sono previste tra la Val d'Ultimo e le Dolomiti, ovvero proprio le zone che quest'inverno hanno registrato solo scarsissime nevicate. La protezione civile ha proclamato lo stato d'allerta, il pericolo valanghe nelle prossime ore raggiungerà il livello quattro di cinque. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero