Ultraleggero precipitato a Brescia è un Freccia della Promecc. L'esperto: «Possibile stallo d'ala dovuto a bassa velocità»

Aereo precipitato a Brescia è un Freccia della Promecc: caratteristiche del velivolo e cosa non ha funzionato
È un modello "Freccia" della casa costruttrice italiana Promecc l'aereo ultraleggero precipitato nel raccordo autostradale di Corda Molle, nel comune di Azzano Mella...

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È un modello "Freccia" della casa costruttrice italiana Promecc l'aereo ultraleggero precipitato nel raccordo autostradale di Corda Molle, nel comune di Azzano Mella (Brescia). Si tratta di un aeromobile in fibra di carbonio, prodotto dall'azienda a partire dal 2011. Ancora si indaga sulle cause dell'incidente. Secondo l'esperto Luca Zigliani, perito tecnico aeronautico e consulente di Jupiter aviation. Per Zigliani, a causare l'incidente potrebbe essere stato uno "stallo d'ala" ovvero un fenomeno aerodinamico che provoca la perdita di "portanza" (la forza aerodinamica che sostiene le ali in volo). 

Freccia, le caratteristiche del velivolo 

Il Promecc Freccia Anemo (in italiano: Freccia) è un velivolo ultraleggero italiano , progettato e prodotto dalla Promecc Aerospace di Corigliano d'Otranto, in provincia di Lecce. Il velivolo è stato presentato al salone AERO di Friedrichshafen nel 2011. Il Freccia è fornito come velivolo completo pronto al volo. L'aereo è realizzato in fibra di carbonio. La sua ala di 8,78 m (28,8 piedi) di apertura alare ha una superficie di 10,18 m.  

Il costo su internet parte da 75 mila euro per un velivolo usato, ma si può arrivare anche a 110 mila. 

Aereo caduto, le ipotesi: «Stallo d'Ala dovuto alla bassa velocità» 

Sono ancora in corso le indagini sull'incidente. Nel video pubblicato dal TG1 si vede l'aereo perdere quota velocemente fino a schiantarsi al suolo nel raccordo autostradale, dove ha preso fuoco senza lasciare scampo alle due persone a bordo. Ma cosa ha scatenato la caduta? Secondo il tecnico Luca Zigliani nella pagina Instagram "Orgoglio Bresciano" si potrebbe trattare di uno stallo d'ala, ovvero di  «un fenomeno aerodinamico dovuto alla perdita di portanza (la forza aerodinamica che sostiene un ala /un aereo in volo)». 

Lo stallo è causato solitamente dalla bassa velocità e da un elevato angolo di attacco rispetto al flusso d'aria nell'ala. La conseguenza diretta, solitamente è una caduta d'ala a destra o sinistra che genera "l'entrata in vite dell'aeroplano" ovvero l'aereo comincia a cadere girando su se stesso. Il fenomeno che dicono di aver visto i testimoni. 

Si può uscire da questo con una manovra contraria (usando il timone di coda in direzione opposta a quella dell'avvitamento).   

Dal blocco meccanico al cedimento strutturale, le cause più comuni degli incidenti in aerei ultraleggeri 

Tra le cause più comuni di incidenti in questo tipo di aerei c'è proprio lo stallo a bassa quota (che può essere innescato da una virata a bassa velocità, che determina una perdita di portanza e il fenomeno dell' "entrata in vite"). Tra le altre possibilità c'è un cedimento strutturale in volo, un'avaria del motore, seguita da una possibile cattiva gestione dell'emergenza. Altrimenti si potrebbe trattare di un guasto meccanico che blocca i comandi di volo.  

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero