Truffato dal "porta a porta" per 9.500 euro, pensionato colto da malore sviene sul divano e il venditore lo beffa

Padova: un depliant di viaggi, poi la truffa con materassi e cuscini

Truffato dal "porta a porta" per 9.500 euro, pensionato colto da malore sviene sul divano e il venditore lo beffa
SANT’ANGELO DI PIOVE (Padova) - Pensava di aver avuto in visione un depliant di viaggi. Invece aveva firmato un contratto per 9.500 euro. È successo a un pensionato...

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SANT’ANGELO DI PIOVE (Padova) - Pensava di aver avuto in visione un depliant di viaggi. Invece aveva firmato un contratto per 9.500 euro. È successo a un pensionato al quale una banda di truffatori voleva far sborsare quella cifra in tre anni mentre lui percepisce un assegno previdenziale da mille euro al mese. V. G., classe 1945, è così l’ennesima vittima di quei venditori porta a porta che puntano persone anziane. Tutto inizia e gennaio quando l’uomo risponde a una delle tante chiamate commerciali che si materializzano nell’arco della giornata. All’altro capo del telefono c’è una donna che insiste per recapitargli a casa un depliant con proposte “molto vantaggiose per vacanze da sogno”. Il pensionato prima rifiuta poi accetta. Qualche giorno dopo, al campanello di V. G. suona un uomo che gli riferisce di essere lì per consegnargli il famoso depliant.

L’anziano, che non è un ingenuo, lascia il venditore fuori dal cancello, ma alla fine, vinto dalla sua insistenza, accetta di firmare quel foglio visto che dovrebbe servire solo per confermare all’azienda la consegna del catalogo. A marzo - ben oltre i 14 giorni concessi dal Codice del Consumo per il recesso - a casa del 78enne di Sant’Angelo si presenta un altro venditore che lo mette di fronte alla drammatica verità. Quello firmato a gennaio non è un semplice depliant, ma un contratto di 9 mila e 500 euro da spendere in viaggi nell’arco di tre anni. In quell’istante, l’anziano perde i sensi e sviene sul divano di fronte alla moglie. A quel punto, il venditore, fingendosi impietosito, mette sul tavolo una controproposta: il contratto da 9 mila e 500 passa prima a 7 mila e poi a 5 mila, con sconto pensionati. Ora, però, l’offerta non riguarda più viaggi da sogno, ma prodotti per la casa: materassi, cuscini e poltrone. Che, di fatto, è la merce solitamente proposta da queste aziende. L’uomo, ripresosi dal malore, rifiuta indignato e contatta l’Adico per farsi assistere.

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ADICO «Negli ultimi giorni è il secondo caso di questo tipo segnalatoci da vittime padovane - spiega Carlo Garofolini, presidente dell’associazione dei consumatori mestrina - Quindi invitiamo gli anziani della provincia patavina a porre massima attenzione a questi venditori così gentili e determinati che hanno un solo obiettivo: portare a casa il contratto firmato. Noi lo abbiamo rassicurato perché nel 99 per cento dei casi otteniamo l’annullamento del contratto anche se siamo al di fuori dei 14 giorni richiesti per il recesso. Ma la paura presa, il mancamento, le notti insonni, nessuno potrà rimborsagliele». Adico qualche anno fa ha monitorato le aziende specializzate in questo tipo di vendita truffaldina, una settantina in tutto. Anche se la “truffa del catalogo” avviene in ogni parte d’Italia, il 90% di queste realtà ha sede in provincia di Padova.

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Il Messaggero