Trieste, cadavere bendato appeso al guardrail: gli inquirenti escludono l'omicidio. «Era depresso»

. L'uomo potrebbe essere un cittadino iraniano, nato a Teheran nel 1968, in Italia senza fissa dimora

Trieste, l'uomo bendato trovato appeso al guardrail era morto da almeno 36 ore: trovati in tasca fogli con appunti in italiano e in altre lingue
Dagli elementi emersi finora non sono «in alcun modo» indicativi di un «decesso dovuto all'opera di terzi». Lo scrive la Procura di Trieste in una nota...

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Dagli elementi emersi finora non sono «in alcun modo» indicativi di un «decesso dovuto all'opera di terzi». Lo scrive la Procura di Trieste in una nota diffusa stamani sul caso dell'uomo trovato impiccato ieri mattina sulla Grande velocità triestina. Sul corpo, tra le altre carte, è stato trovato un certificato del 10 settembre scorso, che diagnosticava una «sindrome ansiosa depressiva» e prescriveva la necessità di una visita psichiatrica. Il certificato era stato rilasciato dalla Donk-Humanitarian Medicine. L'uomo potrebbe essere un cittadino iraniano, B.K., nato a Teheran nel 1968, a Trieste senza fissa dimora.

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Le parole del medico

Secondo il medico legale, la morte dell'uomo il cui cadavere è stato rinvenuto ieri mattina risalirebbe tra le 36 e le 48 ore precedenti. Secondo quanto si è appreso, l'uomo aveva in tasca atti, fogli vari, alcuni scritti in italiano, altri in lingue diverse, probabilmente anche appunti a penna, su ritagli di giornale. Però non sono stati trovati documenti personali. L'uomo indossava scarpe nere, pantaloni e camicia caki, e sotto una maglietta nera con la scritta bianca "Live to ride". Aveva una benda sugli occhi, i piedi legati con nastro adesivo e le mani bloccate da una camicia. Sull'asfalto è stato trovato nastro adesivo e altri oggetti. Si è in attesa del risultato dell'autopsia disposta ieri dalla pm.

La vittima

Secondo quanto si è appreso, la vittima sarebbe in via di identificazione: potrebbe trattarsi di un cittadino iraniano, di 52 anni, senza fissa dimora, che viveva a Trieste da alcuni mesi. Un fascicolo è stato aperto in Procura, ne è titolare la pm Maddalena Chergia, ma non è ancora chiaro per quale ipotesi di reato, probabilmente omicidio a carico di ignoti. I militari del Comando di Trieste potrebbero aver già ascoltato alcune testi, attività di escussione che comunque proseguirà nelle prossime ore, quando, in aggiunta, dovrebbe cominciare anche la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza della zona.

 

 

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Il Messaggero