Treviso, il post d'addio della volontaria prima di morire: «Da oggi sarò sedata, ci rivediamo in un'altra vita»

Patrizia Martorel
Per tutti era la guerriera. E un esempio, perché, pur nella malattia, era capace di infondere forza e coraggio a chi le era vicino. Una persona solare, sempre sorridente ed...

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Per tutti era la guerriera. E un esempio, perché, pur nella malattia, era capace di infondere forza e coraggio a chi le era vicino. Una persona solare, sempre sorridente ed empatica. Lutto a Ceneda per la morte di Patrizia Martorel, 57 anni, volontaria della Lilt di Vittorio Veneto e fino a quando la malattia glielo ha concesso donatrice di sangue dell'Avis di Vittorio Veneto. Una vocazione al dono espressa anche alla morte: le sue cornee sono state donate. Lascia il marito Diego Artico, pure volontario della Lilt, già vicepresidente di Avis, oltre che donatore emerito, i figli Giulio con Natascia e Barbara con Andrea, il fratello Mirco con Michela, il nipote Nicola e tutte le sincere amicizie che le sono sempre state vicine nella lunga sofferenza.

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LA MALATTIA
Da 14 anni Patrizia lottava contro un cancro al seno. E in tutti questi anni non ha mai smesso di infondere speranza, forza e coraggio a tutte quelle donne che come lei stavano affrontando il calvario della malattia. Come volontaria Lilt non mancava di portare una parola di sostegno a chi stava affrontando la battaglia contro il male. «Patrizia era una nostra carissima volontaria, attiva e presente in delegazione da anni il ricordo dei volontari della Lilt -. I pensieri e le parole più belle sono per te, cara Patrizia: sei un grande esempio per tutti. Lasci nella nostra delegazione un ricordo vivo, indelebile. Hai combattuto con grande forza e coraggio, sempre!». Il primo di giugno Patrizia, dilaniata dal male, ha compreso che per lei era giunto il momento di salutare tutti. Attorno a sé il marito e i figli. Ancora lucida ha ricevuto gli olii santi e poi ha voluto recitare il rosario. Sedata, si è spenta. Prima, però, il post in Facebook agli amici. «Da oggi ha scritto sarò sedata e non potrò più rispondere a nessuno. Questo sarà il mio ultimo post. Il dolore è diventato insopportabile e almeno così passerò i miei ultimi giorni senza soffrire. Volevo salutare e ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questo periodo, chi fisicamente, chi anche solo con un messaggio o una telefonata. Avete reso la mia agonia più accettabile. Grazie ancora e speriamo di rivederci un giorno in un'altra vita, magari migliore. Vi voglio bene».

L'ULTIMO SALUTO


Il funerale domani, sabato 5 giugno,  alle 10 nella cattedrale di Ceneda, dove oggi alle 18 c'è il rosario. La famiglia ringrazia il personale dell'oncologia di Vittorio Veneto, delle cure palliative a domicilio e il dottor Maurizio Azzalini e don Graziano che con le sue visite le ha dato tanta serenità. Non fiori, ma offerte in favore dell'hospice Antica Fonte.
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Il Messaggero