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Sono intervenuti con «rapidità» e «sangue freddo» riuscendo, nel giro di poco tempo, a portare in salvo passeggeri ed equipaggio, a bordo del traghetto «Euroferry Olympia» della Grimaldi Lines, in rotta da Igoumenitsa a Brindisi, divorato dalle fiamme. I finanzieri-eroi del pattugliatore P.01 “Monte Sperone”, che si trovava in zona per un altro intervento, sono stati protagonisti dell'intervento di soccorso al largo di Corfù e il comandante del “Monte Sperone”, maggiore Simone Cristalli, ha raccontato quei drammatici momenti: «Tra i passeggeri, ma anche tra i membri dell'equipaggio, c'era massima apprensione. C'erano persone che piangevano, l'incendio su una nave è un evento spaventoso. Abbiamo soccorso anche bambini piccolissimi». «La nostra attività è iniziata alle ore 23 di ieri - sottolinea -. Ci trovavamo in Grecia, a Corfù, per il rimorchio a una nostra unità navale rimasta in avaria, e stavamo navigando verso l'Italia. Alle 4.20 abbiamo ricevuto la chiamata da una nave in difficoltà che ci chiedeva aiuto e che poi ha proceduto a dichiarare l'abbandondo del mezzo». «Prontamente - continua - abbiamo usato i due battelli di servizio che abbiamo a disposizione e li abbiamo mandati nei pressi della motonave: sono state recuperate in prima battuta due persone, poi le scialuppe di salvataggio, colme sia dei membri dell'equipaggio che dei passeggeri, sono state condotte nei pressi del nostro pattugliatore e abbiamo proceduto al trasbordo. I tempi di reazione sono stati immediati».
Incendio su un traghetto della Grimaldi Lines tra Italia e Grecia: le operazioni di soccorso in mare
«Sono pienamente soddisfatto del mio equipaggio. La guardia costiera greca, essendo noi l'unica unità in zona, ci ha nominato 'Osc' (on scene coordinator). C'è stata rapidità e la nomina a 'Osc' è sinonimo della nostra centralità nel soccorso», osserva il comandante. «Noi siamo abituati a operare in contesti di elevata tensione, lo studio delle procedure e il sangue freddo ci devono accompagnare - precisa Cristalli -. Sono orgoglioso di quanto fatto dal mio equipaggio.
Il Messaggero