«Mi sento benissimo, mi sono liberato della responsabilità di Autostrade allontanandomi dai Benetton. Io ero lì per fare altre cose e c'era il problema del...
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«È chiaro che quel giorno lì a Fabrica (il centro culturale da lui diretto e fondato da Luciano Benetton, ndr) l'interesse non era quello di discutere del Ponte Morandi. Questo ovviamente non vuol dire che sono disinteressato alla tragedia, è assurdo pensarlo. Come altri cittadini, come tutti, condivido il fatto che sia tremendo quanto successo a Genova», sottolinea Toscani ricostruendo i fatti dalla visita delle Sardine a Fabrica allo scatto che lo ha ritratto insieme ai fondatori del movimento e Luciano Benetton fino all'intervista rilasciata in radio. E, a proposito di quest'ultima, ad avviso del fotografo è stata «estrapolata» una solo frase, poi «male interpretata». «Ecco, questa è la comunicazione moderna...», lamenta Toscani osservando subito dopo: «io, uomo della comunicazione colpito dalla comunicazione stessa: chi di spada ferisce, di spada perisce». «È tutto passato, finito! Mi lascio alle spalle questa vicenda. Toscani non ha fatto cadere il Ponte di Genova come qualcuno si diverte a ritrarmi sui social. Allora io che dovrei dire?» evidenzia Toscani puntando il dito contro «chi in queste ore sta sguazzando in questa situazione e si permette di giudicare». «Ho grandi progetti in giro, finalmente mi dedicherò a quello che mi piace veramente. E non a difendere i “pontì”», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero