Stavano terminando l'allestimento del cantiere necessario al rifacimento delle segnaletica orizzontale, all'altezza km 9 del tratto bolognese della A14 a Borgo Panigale,...
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Napoli, l'auto piomba sul marciapiede, coppia di anziane viva per miracolo
L'autista, un 62enne albanese residente in Italia, ha rischiato di abbattersi anche su un terzo addetto, riuscito a spostarsi in tempo. Sul posto è intervenuta la Polizia Stradale. Il camionista è ora indagato per omicidio colposo ed è stato sottoposto ai test per verificare se fosse sotto effetto di alcol o droghe. L'incidente della scorsa notte riporta al centro della scena Borgo Panigale proprio a un anno esatto dallo scoppio che devastò il quartiere, con il raccordo dell'A14 squarciato dall'esplosione di un'autocisterna che tamponò un altro mezzo pesante. Sebbene il punto del sinistro non sia proprio lo stesso resta comunque vicino a quello dell'incidente che il 6 agosto di dodici mesi fa sconvolse la città emiliana quando, nel primo pomeriggio, un'autocisterna piombò su un altro mezzo pesante facendo saltare in aria parte del raccordo autostradale e diede vita a una deflagrazione che coinvolse le aree limitrofe con vetrine di negozi in frantumi, infissi delle case divelti, panico tra la cittadinanza. Un anno fa persero la vita due persone - il conducente della cisterna morto nello schianto e un residente della zona, deceduto nei giorni successivi - mentre furono 140 le persone rimaste ferite fra abitanti del quartiere e passanti per le strade limitrofe al cavalcavia autostradale.
E sempre a Borgo Panigale, il 30 luglio scorso, sul raccordo tra l'Autostrada A14 Bologna-Taranto e la A1 Milano-Napoli a un centinaio di metri dal punto dell'esplosione del 2018 tre mezzi pesanti si sono scontrati all'altezza del chilometro 4,2 della carreggiata Sud verso la A14. Nell'incidente due Tir hanno preso fuoco: il conducente 68enne di uno dei mezzi è deceduto mentre un altro è rimasto ferito. Sui fatti della scorsa notte è giunto il cordoglio della presidente dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna, Simonetta Saliera che, nell'esprimere «le più sentite condoglianze» alle famiglie dei due operai ha scandito che «non si può morire di lavoro» e quello del segretario generale Filca-Cisl, Franco Turri secondo cui «sarebbe il caso di valutare la chiusura di tutti i cantieri stradali nei periodi di grande traffico, con il doppio vantaggio di evitare le code ma soprattutto di garantire l'incolumità dei lavoratori impegnati».
Le due vittime di Borgo Panigale, chiosa Turri, «allungano il triste elenco di lavoratori travolti e uccisi mentre erano impegnati in cantieri stradali: tra gli incidenti più recenti, quelli di febbraio a Villareggia, in Piemonte, con due vittime; quello sull'autostrada A10 Genova-Savona, nel quale sono morti altri due lavoratori e gli incidenti mortali sull'A21, nell'astigiano, e sull'A15, nei pressi di Parma».
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Il Messaggero