Accettò trasfusione, testimoni di Geova: «Le figlie se ne sono andate perché maltrattate dalla mamma»

Accettò trasfusione, testimoni di Geova: «Le figlie se ne sono andate perché maltrattate dalla mamma»
«Le tre ragazze sono stanche e frustrate da questa situazione. Non è vero che hanno rotto i rapporti con la madre perché la donna ha accettato la trasfusione...

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«Le tre ragazze sono stanche e frustrate da questa situazione. Non è vero che hanno rotto i rapporti con la madre perché la donna ha accettato la trasfusione di sangue, ma si sono allontanate perché venivano maltrattate». Sarebbe questa la motivazione del gesto di tre ragazze che avrebbero deciso di allontanarsi volontariamente dalla loro madre. Una motivazione ben diversa da quella raccontata dalla signora Grazia Di Nicola, 48 anni, di Colliano, in provincia di Salerno. La donna, testimone di Geova,  aveva raccontato di aver "perso" le sue figlie a causa di una trasfusione di sangue che lei aveva accettato durante un intervento chirurgico: pratica rifiutata dalla sua religione. Da allora, secondo lei le sue figlie di 30, 25 e 21 anni, avrebbero troncato i rapporti con la famiglia e abbandonato la casa dei genitori.


«Le figlie della signora, già nel giugno 2018 - spiega in una nota la Congregazione cristiana ei Testimoni di Geova - hanno raccontato di essere andate via di casa per i gravi maltratamenti fisici e psicologici a cui le sottoponevano  suoi genitori. La loro è stata una scelta personale, non indotta in alcun modo dalla loro confessione religiosa». Grazia Di Nicola non sarebbe stata espulsa dalla congregazione per essersi sottoposta a una trasfusione di sangue. «La signora  - prosegue la nota - decise di accettare l'emotrasfusione per una sua precisa volontà e non perché quella fosse l'unica opzione terapeutica». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero