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Si era radicalizzato per andare a combattere in Siria e in Iraq: per questo motivo le Digos di Bologna e di Forlì hanno eseguito a Cesena un fermo emesso dal procuratore distrettuale Giuseppe Amato e dal pm Antonello Gustapane a carico di un 24enne italiano, di origine tunisina, accusato di arruolamento con finalità di terrorismo internazionale.
L'indagine, iniziata a luglio da informazioni dell'Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna), sviluppate dagli investigatori della polizia, ha accertato come il giovane avesse intrapreso un percorso che lo ha portato ad aderire all'estremismo islamico: manteneva contatti virtuali con esperti religiosi dell'Isis, vedeva ossessivamente scene di jihad e ascoltava sermoni “anasheed” dedicati al martirio, su social come Instagram e Telegram. Aveva inoltre preso contatti con una persona che avrebbe agevolato il viaggio e il reclutamento nel circuito jihadista e intensificato il suo addestramento fisico. Faceva l'elettricista per guadagnare i soldi necessari a partire.
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