Nessun divieto di recite natalizie o di presepi viventi alle scuole elementari di Terni: i musulmani di Terni non ci stanno a passare per integralisti e si chiamano fuori dal...
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«Non siamo noi a volere cambiare la cultura del Paese che ci ospita, siamo qui per rispettarla» commenta l'imam. Che spiega di avere deciso di intervenire sulla questione «perché c'è chi sta cavalcando la polemica a nome nostro». «Per la nostra Comunità - continua El Hachmi - lo scambio è una ricchezza, siamo tutti fratelli. Diciamo no all'integralismo islamico così come a quelli di altro genere. Per cui trovo giusto che a scuola si possa fare anche un presepe vivente, Dio è nel cuore e non nelle parole».
In realtà la scuola finita nel mirino dell'assessore leghista Valeria Alessandrini organizzerà più di un evento natalizio, tra cui i canti di Natale e ispirati alla Natività e ha ospitato nei giorni scorsi il vescovo di Terni monsignor Piemontese. La polemica è nata perchè la dirigente scolastica non ha avuto nemmeno il tempo di valutare la proposta di fare una rappresentazione della Natività con quadri viventi e proposta da una persona vicina all'assessore. La preside ha affermato con chiarezza che comunque l'apsetto della festività religiosa legata al Natale viene garantito anche con altri eventi, nel rispetto della laicità della scuola e dell'autonomia della dirigenza. Nessun Natale negato, tanto che le insegnanti cattoliche del circolo Mazzini, dove è scoppiata la polemica, hanno sostenuto il lavoro della dirigente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero