È morto il tassista fiorentino Gino Ghirelli, in coma da quasi due anni e mezzo, dopo essere stato colpito alla testa durante un litigio con due clienti la notte tra il 12...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Allarme aggressioni e truffe: in chat gli Sos dei tassisti
Il tassista alle 2.20 di notte contattò la centrale raccontando di essere stato aggredito da due clienti. Dopo poche ore le condizioni dell'uomo apparvero subito gravi, entrando in coma, stato dal quale non è più uscito. I due giovani assolti dall'accusa di aggressione si presentarono nella serata del 13 luglio alla caserma dei carabinieri di San Piero a Ponti per essere interrogati. Claudio Giudici, presidente nazionale di Uritaxi, ha scritto su Facebook: «Ci ha lasciati il collega Gino Ghirelli. Dopo oltre due anni di coma - era il 12 luglio 2017 quando vi cadde dopo una vile aggressione sul lavoro da parte di due uomini -, a pochi giorni da quel Natale che lui abitualmente festeggiava vestito da Babbo Natale, portando doni ai bambini presso le scuole dell'Isolotto, ci ha salutati. Gino è stato vittima di una cultura bullista che non ha rispetto di chi lavora. Ci sono culture oggi, anche più arretrate della nostra, che hanno profondo rispetto per anziani, bambini e chi si trova sul lavoro. La tragica scomparsa di Gino è un monito al nostro tempo, alla nostra società, a ritrovare civiltà, sensibilità e delicatezza per tutto ciò. Un monito rivolto all'uomo della strada e a chi è guida, legislatore e giudice delle comunità. Noi lavoreremo per fare giustizia per questa sua violenta scomparsa. Ciao Gino e, seppur nella tristezza del momento, Buon Natale a te ed alla tua famiglia». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero