Superbonus 110 terminato, pensionato chiede indietro due caparre da 2.500 euro (ma viene picchiato)

Dopo l’ennesima discussione negli uffici di una ditta del Miranese, un pensionato di Mestre è stato aggredito fisicamente dal proprio interlocutore

Per ottenere la restituzione di due caparre da 2.500 euro ciascuna per lo studio di fattibilità della riqualificazione di due appartamenti a Marghera e Mestre si...

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Per ottenere la restituzione di due caparre da 2.500 euro ciascuna per lo studio di fattibilità della riqualificazione di due appartamenti a Marghera e Mestre si era già fatto il “sangue amaro”, come si suol dire. E tutto a causa delle incertezze del finanziamento del Superbonus 110%, a causa dell’esaurimento dei fondi e della decisione del nuovo Governo di non prorogare gli incentivi fiscali. Alla fine però, dopo l’ennesima discussione negli uffici di una ditta del Miranese, un pensionato mestrino, S.D.C., è stato aggredito fisicamente dal proprio interlocutore che gli ha procurato alcune piccole lesioni certificate all’ospedale di Mestre. L’episodio, raccontato dal Gazzettino, risale alla fine di dicembre ed è ora all’esame dell’associazione di consumatori Adico, «specchio evidente di una tensione sempre più preoccupante, tanto più in un periodo di crisi economica per molte famiglie che fino a due anni fa non riscontravano alcun problema finanziario».

LA VICENDA

All’origine della vicenda, l’incertezza dovuta alle mutate condizioni economiche, alla proroga delle agevolazioni e all’impennata dei prezzi per le materie prime, che ha alimentato numerosi contenziosi per i contratti di verifica preliminare pagati dal committente (solitamente compresi fra i 2.500 e cinquemila euro, ma non onorati dalle controparti per le. Sono decine i casi seguiti in tutto il territorio veneziano, con risultati positivi - la restituzione della caparre - da parte delle ditte più serie e strutturate. 

 

 

Nel caso in questione, il socio dell’Adico ha più volte richiesto la restituzione dei due acconti di fronte alla totale assenza di una documentata attività di adempimento del contratto. A fine dicembre, quando il professionista si è presentato di persona negli uffici dell’azienda, il nervosismo ha preso il sopravvento e dalle parole si è passati presto ai fatti con una vera e propria aggressione fisica perpetrata dal rappresentante dell’azienda ai danni del pensionato. 

«Questa è la punta di un iceberg che si è formato molto rapidamente a partire soprattutto dal 2022 - commenta Carlo Garofolini, presidente dell’Adico - Per molti il superbonus 110% rappresentava una grande occasione per ristrutturare la propria abitazione e in alcuni casi le cose sono andate bene. Purtroppo, però, ci sono anche decine di committenti che rischiano di perdere la caparra versata allo scopo di ottenere uno studio di fattibilità mai effettuato per motivi legati ai rincari. La vicenda in questione è emblematica di una situazione fuori controllo. Noi continuiamo la nostra battaglia per ottenere indietro gli acconti versati ma ci sono aziende che di fatto non rispondono più a nessuno. Per questo stiamo valutando azioni legali più eclatanti e severe».

 

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Il Messaggero