Ancona, ragazza bengalese suicida: l'ombra del matrimonio combinato

Morta in ospedale 15enne che tre giorni fa si era buttata dal bancone della sua abitazione

Ancona, ragazza bengalese suicida: l'ombra del matrimonio combinato
Le speranze si sono spente ieri pomeriggio, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette. La ragazzina bengalese di 15 anni era ricoverata lì dallo...

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Le speranze si sono spente ieri pomeriggio, nel reparto di Rianimazione dell’ospedale regionale di Torrette. La ragazzina bengalese di 15 anni era ricoverata lì dallo scorso lunedì, dopo un volo da un balcone al quarto piano della sua abitazione, in una zona periferica di Ancona. Fin da subito, le sue condizioni era apparse gravissime. Non ce l’ha fatta. È morta dopo tre giorni di agonia. Le motivazioni alla base del gesto? Da rabbrividire. Agli insegnanti aveva confidato di non voler intraprendere il viaggio in Bangladesh che i genitori stavano organizzando. Perché quel viaggio per lei era diventato un incubo? Gli inquirenti stanno ascoltando tutti, compresi i genitori. Sullo sfondo, c’è anche la pista del matrimonio combinato. 


L’INCHIESTA
Troppo gravi le lesioni riportate dalla ragazzina nel volo di almeno 12 metri e attutito solo in parte dai fili stendibiancheria. Il trauma cranico le aveva fatto perdere conoscenza. I familiari non hanno dato il nulla osta per il prelievo degli organi. La procura ha aperto un fascicolo, disponendo il sequestro del cellulare e dei diari della ragazzina. Che si tratti di un possibile gesto volontario lo confermerebbe la versione fornita da un testimone, un operaio tunisino che l’ha vista penzolare dal balcone e poi precipitare nel vuoto, senza emettere nemmeno un urlo. A turbare la 15enne, nell’ultimo periodo, sarebbe stata la notizia di un futuro viaggio in Bangladesh (non ancora programmato ufficialmente) con i suoi familiari, della durata di 2 o 3 mesi. Forse l’adolescente, molto brava a scuola (frequentava il primo anno di un istituto professionale), aveva paura di rimanere indietro con le lezioni? O piuttosto temeva che non sarebbe più tornata in Italia per continuare la sua vita in un paese dove ancora non sono rari i matrimoni combinati in età minorile? Domande, dubbi, ipotesi che - per ora - non hanno trovato ancora riscontri investigativi. 


Da una prima analisi di quanto sequestrato, non sarebbero emerse oltretutto inquietudini tali da motivare quello che per gli inquirenti sarebbe da catalogare come un gesto estremo Ma la polizia non smette di indagare. Pare che la minore avesse confidato i suoi timori a un’insegnante, innescando così la segnalazione ai servizi sociali. Che nulla hanno potuto, evidentemente, per evitare la tragedia.


La notizia della morte della 15enne si è presto diffusa nel quartiere del Piano dove si faceva vedere all’oratorio dei Salesiani. «Era una ragazzina semplice, giocava sempre con tutti» ricorda don Massimiliano Civinini, responsabile dell’oratorio. «Aveva le sue amicizie, non si isolava quando veniva da noi. Anche il fratello frequenta l’oratorio, è una persona squisita. La famiglia è provata dal dolore». 

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Il Messaggero