SPINEA - Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Compagnia di Mestre, nello specifico quelli della Stazione di Spinea, hanno tratto in arresto su ordinanza di...
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Le delicate indagini svolte dai Carabinieri hanno accertato che anche i ragazzi avevano subito negli anni violenze psicologiche e fisiche pesantissime, costretti ad assistere alle continue aggressioni fisiche e verbali ed alle frustranti umiliazioni nei confronti della madre, a volte particolarmente crude, giunte persino a costringerla a denudarsi per poi chiuderla fuori dall’uscio di casa.
Non si contano le minacce, le ingiurie pesantissime rivolte alla povera donna ed ai figli, gli innumerevoli episodi anche oltre l’immaginabile verificatisi tra le mura domestiche a cui hanno fatto da contraltare reticenze e silenzi indotti dalle minacce di morte che, per tutto questo tempo, hanno impedito di far emergere un quadro terribile che andava avanti, costantemente, almeno dal 1990. E’ spettato quindi ai Carabinieri, intervenuti occasionalmente, procedere autonomamente e ricostruire la situazione sì da inchiodare alle proprie responsabilità l’uomo, acquisendo testimonianze di vicini e conoscenti, di parenti che confermano un quadro aberrante fatto di anni di violenze fisiche e svalutazione di ogni dignità umana, uno scenario di silenziosa violenza domestica che durava da decenni.
Il terribile quadro refertato puntualmente dai militari dell’Arma all’A.G. è sfociato nell’emissione del provvedimento restrittivo nei confronti dell’uomo che ieri è stato arrestato dai militari della Stazione di Spinea e portato in una struttura sanitaria per gestire inizialmente l’emergenza e quindi in una struttura adatta alla detenzione e alla cura dell’uomo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero