Speleologo cade in una grotta sul Monte Faedo, salvato dopo 10 ore: era rimasto intrappolato sottoterra

L'uomo, un 41enne di Schio (Vicenza), è stato raggiunto verso la mezzanotte di sabato dalle squadre di soccorso

Speleologo cade in una grotta sul Monte Faedo, salvato dopo 10 ore: era rimasto intrappolato sottoterra
Dieci ore di angoscia, poi l'epilogo positivo per uno speleologo vicentino rimasto ferito e intrappolato ieri pomeriggio nelle viscere di una grotta sul Monte Faedo, in...

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Dieci ore di angoscia, poi l'epilogo positivo per uno speleologo vicentino rimasto ferito e intrappolato ieri pomeriggio nelle viscere di una grotta sul Monte Faedo, in Veneto, che stava esplorando con altri due compagni. L'uomo, un 41enne di Schio (Vicenza), è stato raggiunto verso la mezzanotte di sabato dalle squadre di soccorso, una ventina di uomini mobilitati dalle delegazioni speleo di tutto il Nord Italia, e guidato lungo una difficile risalita. Per tutto il tragitto, il 41enne è stato assistito da un medico e da un infermiere.

Il salvataggio

Una volta raggiunta l'uscita della grotta, è stato possibile accertare che le condizioni del ferito non erano molto gravi. Nonostante avesse perso inizialmente conoscenza, l'uomo era in grado di camminare, seppur a fatica; questo ha evitato l'uso degli esplosivi, che le squadre di soccorso aveva portato nel caso fosse stato necessario disostruire i passaggi più stretti, per far passare una barella. Il punto in cui è avvenuto l'incidente era a 45 minuti dall'ingresso della 'Pisatelà , un ipogeo suborizzontale sul Monte Faedo, scoperto non molto tempo fa.

La caduta e l'allarme

L'allarme è scattato ieri intorno alle 13 nella risalita di un ramo fossile secondario, il ' Carpe Diem', si era staccata una porzione di roccia sulla quale aveva fissato l'ancoraggio il primo di cordata; questo ha fatto precipitare anche il 41enne, secondo nel gruppo, che nella caduta ha battuto violentemente la testa. L'uomo è rimasto inizialmente incosciente, poi si è ripreso, pur restando in stato confusionale. Lanciato l'allarme, in un paio d'ore sul posto è stata istituita la base dei soccorsi per coordinare il recupero; i suoi due compagni, rimasti illesi, hanno raggiunto la superficie già verso le 20.30. Per lo speleologo scledense l'operazione è stata più lunga e complessa, ed è terminata con successo poco prima delle 24.00.

La Grotta della Pissatela

La 'Grotta della Pissatela è una formazioe suborizzontale scoperta abbastanza di recente, concretizzata dopo quasi vent'anni di esplorazioni, tentativi e sopralluoghi. Negli anni 2000 venne individuato l'ingresso alla grotta, che ad una profondità di 70 metri ospita un corso d'acqua. Solo nel 2012 gli speleologi riuscirono a confermare l'ipotesi che la 'Pissatélà fosse uno dei rami del 'Buso della Ranà, un ipogeo molto conosciuto dagli appassionati di questa attività, affascinante ma rischiosa. Pulendo un settore di roccia franato, si scoprì la congiunzione delle due grotte che, con i rami esplorati per buona parte nei decenni precedenti, raggiungono quasi 40 km di estensione.

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Il Messaggero