Sparatoria a Napoli, il figlio del boss: «Genitore camorrista non serve a niente»

Si è dissociato pubblicamente dalle scelte del padre, considerato elemento di spicco di un clan malavitoso, e non esita a gridare in piazza «la camorra fa...

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Si è dissociato pubblicamente dalle scelte del padre, considerato elemento di spicco di un clan malavitoso, e non esita a gridare in piazza «la camorra fa schifo». C'era anche Antonio Piccirillo, 23 anni, tra le centinaia di manifestanti al sit-in per la legalità indetto a Napoli nel luogo dove venerdì è stata ferita per errore la piccola Noemi.

 

Antonio sorride, regge uno striscione eloquente («La camorra è una montagna di merda»), si rivolge a chi come lui vive sotto l'ipoteca di storie familiari difficili: «Chi fa soffrire i propri figli condannandoli a una vita di sofferenze non serve a niente, nemmeno come genitore. Io voglio una vita degna di questo nome, alla luce del sole, per me e per i miei figli. A testa alta». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero