Statua della sirena troppo formosa, il Comune la copre ma il telo viene rubato. Polemiche a Monopoli

Il "caso" è finito anche sui media internazionali: "Troppo provocante"

Statua della sirena troppo formosa, il Comune la copre ma il telo viene rubato. Polemiche a Monopoli
Il caso della sirena troppo formosa a Monopoli finisce anche sui media internazionali. Il quotidiano "The Guardian" e il tedesco Spiegel hanno ripreso la notizia...

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Il caso della sirena troppo formosa a Monopoli finisce anche sui media internazionali. Il quotidiano "The Guardian" e il tedesco Spiegel hanno ripreso la notizia della pioggia di critiche per la statua appena realizzata nella zona nord di Monopoli, in piazza Rita Levi Montalcini, a ridosso di un’area giochi per bambini.

La statua è stata realizzata dagli studenti dell’IISS “Luigi Russo” nell'ambito di una convenzione con il Comune: l'area è oggetto di un intervento di riqualificazione per circa 350mila euro mettendo insieme attività ludiche e culturali.

Le polemiche

La “sexy” sirena realizzata dagli studenti dell’Iiss “Luigi Russo” di Monopoli e allocata in piazza Rita Levi Montalcini sta facendo parlare di sé tutto il mondo nonostante non sia ancora stata inaugurata. Addirittura c’è chi ha anche rubato il telo verde che l’amministrazione comunale aveva utilizzato per coprire l’opera in attesa, appunto, che venisse presentata ufficialmente.

 

Troppo "provocante"

E ora le curve prosperose della sirena fanno bella mostra ed è già diventato luogo di visita per tanti turisti dopo che testate di tutto il mondo (come l’inglese “The Guardian” o il tedesco “Der Spiegel”) hanno ripreso quella che sembra più una polemica “bacchettona” che altro. «Se qualche mio amico o parente mi balenasse le sue rimostranze sulle curve della sirena realizzata dai ragazzi so io dove li manderei – dice tra il serio e il faceto il dirigente del liceo artistico Adolfo Marciano -. Non entro nelle scelte che sono state fatte dai docenti che hanno seguito il lavoro e dei ragazzi che lo hanno eseguito. E neanche in quelle di chi la critica: può piacere o non piacere. La statua potrebbe essere letta come un omaggio alla donna che è bella anche se curvy, basta con i modelli della donna perfetta».

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Il Messaggero