«Sfera Ebbasta a mezzanotte e 40 cantava ancora a Rimini», il trapper insultato: «Hai lucrato sulla pelle dei ragazzini»

«A mezzanotte e 40 Sfera Ebbasta stava ancora cantando all'Altromondo di Rimini, scrivetelo per favore. Mia figlia di 16 anni era lì quella sera, la sono andata a...

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«A mezzanotte e 40 Sfera Ebbasta stava ancora cantando all'Altromondo di Rimini, scrivetelo per favore. Mia figlia di 16 anni era lì quella sera, la sono andata a prendere io dopo la serata. La stessa sera in cui in quell'altro locale ad Ancona sono morti quei ragazzini, avevano la sua età. Non posso pensarci...». 


Claudia (il nome è di fantasia) è la mamma di un'adolescente. Una mamma come Eleonora Girolimini, morta schiacciata dalla calca venerdì notte alla Lanterna Azzurra di Corinaldo dove aveva portato la sua bimba di 11 anni che impazziva per Sfera Ebbasta.  Anche Claudia venerdì sera avea accompagnato la figlia 16enne a un concerto del trapper idolo dei ragazzini. Ma a Rimini, dove il cantante «è entrato verso mezzanotte e se ne è andato verso le 12,.45. Lo so perché all'una quando sono andata a prendere mia figlia fuori dall'Altromondo Sfera Ebbasta era appena andato via».

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E allora qualcosa non quadra. «Com'è possibile organizzare un doppio concerto lo stesso giorno? Oltretutto da Rimini ad Ancona ci vuole un'ora di macchina. Quei ragazzini che stavano alla Lanterna Azzurra lo aspettavano da tre ore...», si sfoga ancora Claudia.

E in effetti per l'evento di venerdì sera erano stati stampati due biglietti identici - stesso colore, stessa foto di Sfera, stessa grafica - uno con l'indicazione l'Altromondo a Rimini l'altro con la Lanterna Azzurra di Corinaldo. Entrambi non riportavo né l'orario di esibizione né se si trattasse di un concerto o di un dj set. Sui biglietti vidimati dalla Siae e venduti per la serata alla Lanterna, invece, l'orario indicato era quello delle 22. Ma alle 22 Sfera Ebbasta non sarebbe mai potuto arrivare perché era a Rimini, a 120 chilometri di distanza.
 


Sul profilo Instagram del trapper, da ieri piovono insulti e minacce. Sul post dedicato alle vittime della strage in discoteca sono stati disattivati i commenti. «Vergogna - scrivono in molti - Lucrare sulla pellle dei ragazzini. Eri a Rimini e sapevi che non avresti mai cantato in quella discoteca» . E ancora: «Il concerto si doveva tenere alle 22.30, c'erano ragazzini di 11,12 anni perché dare un orario per un altro?  Se fosse arrivato puntuale, magari la gente non si sarebbe affollatta lì per tre ore». «Sono tutti responsabili: chi ha spruzzato quel maledetto spray, gli organizzatori, i gestori della discoteca, i manager di Sfera Ebbasta che hanno organizzato due concerti alla stessa ore in due posti lontanissimi. Vergognatevi. Tutti». «La morte di questi ragazzini è anche sulla vostra coscenza», è lo sfogo di molti sui social. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero