Scuola, Azzolina impugna l'ordinanza del Piemonte. Governo contro test obbligatori in Sardegna

Test e febbre. Il governa impugna le ordinanze di due regioni: Sardegna e Piemonte. Il ministero dell'Istruzione ha impugnato l'ordinanza della Regione Piemonte, al centro...

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Test e febbre. Il governa impugna le ordinanze di due regioni: Sardegna e Piemonte. Il ministero dell'Istruzione ha impugnato l'ordinanza della Regione Piemonte, al centro delle polemiche nei giorni scorsi, che obbliga le scuole a verificare la temperatura degli studenti e alle famiglie di certificarla. Lo hanno riferito da ambienti della Regione Piemonte. Nei giorni scorsi il ministro Azzolina aveva definito l'ordinanza «intempestiva e inopportuna», preannunciando l'intenzione di impugnare il provvedimento. 


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OItre che dal ministro Azzolina, secondo quanto si apprende, l'impugnativa è firmata anche dal ministro della Salute, Roberto Speranza. «Se l'ordinanza del Piemonte sarà impugnata ci difenderemo nelle sedi opportune», aveva detto il governatore Alberto Cirio di fronte all'ipotesi dell'impugnativa. «Crediamo di essere nel giusto - aveva aggiunto -. Io penso di avere dalla mia la ragione, perché si tratta della tutela della salute dei piemontesi. Questa non è una scelta mia personale, è una decisione condivisa dal mondo medico e scientifico». 


SARDEGNA L'Avvocatura dello Stato ha invece depositato l'atto di impugnazione dell'ordinanza della Regione Sardegna, in vigore da ieri, che prevede test obbligatori per i passeggeri in entrata che non si siano presentati all'imbarco con una certificazione di negatività al Covid-19. Lo apprende l'ANSA da fonti del Pd. Il mancato rispetto dell'articolo 16 sulla libera circolazione delle persone è la ragione fondamentale del ricorso depositato al Tar della Sardegna.  L'istruttoria sull'ordinanza era stata aperta subito dopo la pubblicazione dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia che ha lavorato sull'approfondimento giuridico con il ministro della Salute Roberto Speranza e l'Avvocatura dello Stato. Presumibilmente, nel ricorso depositato nel tardo pomeriggio al Tar della Sardegna, c'è anche una richiesta di sospensiva. Ora il presidente del Tribunale amministrativo deciderà se discuterla nella prossima camera di consiglio o se procedere subito, dunque entro poche ore. L'impugnazione era attesa già ieri, nel primo giorno di efficacia dell'ordinanza che ha provocato il caos negli scali sardi con passeggeri disorientati e società di gestione alle prese con una norma definita «un enigma». 
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Il Messaggero