Pioltello, confermata la chiusura della scuola per la festa di fine Ramadan: delibera revisionata dal consiglio d'istituto

La modifica ha riguardato la sottolineatura della sola motivazione didattica alla base della decisione, legata alle numerose assenze prevedibili, definita lacunosa nella prima stesura da Valditara

Pioltello, confermata la chiusura della scuola per il Ramadan: delibera revisionata dal consiglio d'istituto
La scuola di Pioltello al centro del dibattito sulla chiusura per la fine del Ramadan, resterà effettivamente chiusa il 10 aprile. L'istituto comprensivo Iqbal Masih di...

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La scuola di Pioltello al centro del dibattito sulla chiusura per la fine del Ramadan, resterà effettivamente chiusa il 10 aprile. L'istituto comprensivo Iqbal Masih di Pioltello (Milano) lo ha deciso lunedì sera, nel corso del consiglio di istituto, con voto unanime, dopo aver revisionato la delibera per la sospensione delle lezioni, dichiarata irregolare dall'ufficio scolastico regionale. La modifica ha riguardato la sottolineatura della sola motivazione didattica alla base della decisione, legata alle numerose assenze prevedibili, definita lacunosa nella prima stesura dallo stesso ministro all'Istruzione, Giuseppe Valditara.

«Apprendiamo che il consiglio di istituto della scuola Iqbal Masih ha provveduto a rettificare il calendario scolastico per l'anno scolastico 2023/2024, e a motivare il precedente provvedimento, accogliendo così l'invito dell'ufficio scolastico regionale. Nella nuova delibera si fa riferimento esclusivamente a supposte esigenze didattiche, senza introdurre valutazioni ulteriori. Il consiglio di istituto ha altresì ridotto - da quattro a due - i giorni di chiusura previsti, sanando una evidente irregolarità puntualmente sollevata dagli organi ministeriali. Inoltre si è stabilito che il giorno 21 maggio ci sia una giornata di confronto». Così Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito «Le polemiche di questi giorni si dimostrano, quindi, velleitarie e pretestuose. È stato anzi opportuno il richiamo al rispetto delle regole previste dall'ordinamento. Adesso sarà l'ufficio scolastico regionale, nell'esercizio delle sue prerogative, a fare tutte le ulteriori valutazioni del caso. Io continuo a credere che una vera e costruttiva inclusione necessiti di scuole aperte e non chiuse», conclude.

 

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Il Messaggero