Le Vele sono sempre state il simbolo di Scampia. E Scampia è sempre stato il simbolo della camorra, dello spaccio di droga: del male. Da oggi, forse, qualcosa...
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27 milioni per la riqualificazione urbanistica di Scampia
Vele di Scampia, è il giorno dell'abbandono per 151 famiglie
Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, mostra il segno della vittoria e dice: «Scampia batte Gomorra 3-0». I cittadini sui balconi di fronte applaudono. E c'è qualcuno che a vedere la scena si commuove. I cittadini di Scampia questo giorno lo hanno aspettato da anni, da una vita. Nella Vela Verde Giuseppe c'è nato. Ha 32 anni e addosso, oggi, ha una felpa con la Vela stampata sopra. «Oggi è una giornata storica - dice - Quando la mia famiglia ex terremotata è entrata in questa vela, non c'era l'acqua, non c'era la luce. Oggi è una giornata storica ma soprattutto è solo l'inizio». Già, l'inizio, lo dicono in tanti. Le Vele furono realizzate negli anni '80, su progetto di Franz di Salvo. Il complesso delle Vele era originariamente composto da 7 edifici (a corpo doppio), collocati su due lotti diversi: il lotto L, che ne accoglieva tre, e il lotto M, sul quale ne furono realizzate quattro. La demolizione delle tre Vele del lotto L ( Vele F, G, H) avvenne in tre distinti momenti, con gli abbattimenti del 1997, del 2000 e del 2003. Dal 2003 ad oggi sono 17 gli anni passati e le ultime quattro vele sono ancora lì, almeno fino ad oggi. Diciassette anni durante i quali tanti cittadini non hanno mai mollato, non si sono mai arresi. «Ci sono anche i ricordi belli in queste Vele, c'è la nostra infanzia - dice Omero Benfanti del Comitato Lotta vele di Scampia - Ma da oggi qualcosa cambia, non saremo più considerati i brutti, sporchi e cattivi. In questi anni mentre qualcuno scriveva libri e faceva affari noi abbiamo lottato per cambiare questo quartiere e direi che ci siamo riusciti. Noi non siamo Gomorra e lo dimostreremo».
Una lotta che il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris tira in ballo spesso.
Il Messaggero