Ichnusa per l’ambiente: la spiaggia sarda di San Vero Milis ripulita da oltre 260 sacchi di rifiuti

Ichnusa per l’ambiente: la spiaggia sarda di San Vero Milis ripulita da oltre 260 sacchi di rifiuti
È un sabato mattina di nuvole sparse che i tiepidi raggi primaverili diradano e in pochi minuti, sulla spiaggia di San Vero Milis, il sole illumina l’acqua con...

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È un sabato mattina di nuvole sparse che i tiepidi raggi primaverili diradano e in pochi minuti, sulla spiaggia di San Vero Milis, il sole illumina l’acqua con diverse tonalità di azzurro e la sabbia, appare come una distesa di granelli d’oro. Un peccato insopportabile accorgersi che questo gioiello paesaggistico circondato da vegetazione in trionfo, sia vittima della stupidità e dell’incuria umana. Le mareggiate e le correnti hanno portato, in meno di trecento metri, milioni di rifiuti ed è tempo di fare un piccolo grande lavoro di squadra per sensibilizzare tutti sul problema ambientale. Ci ha pensato Ichnusa, la birra di Sardegna, che negli ultimi anni ha avuto un vero boom di vendite e produzione e che non si ferma al successo del suo ottimo prodotto. Con una serie di eventi a tema e l’hashtag “ilnostroimpegno", sta ripulendo alcuni luoghi simbolo della regione e l'11 maggio è stata la volta di un angolo di paradiso chiamato Is Benas, dove in collaborazione con Legambiente Sardegna, Cagliari Calcio e Dinamo Sassari e un centinaio di volontari e cittadini, ha organizzato una mattinata di grande lavoro e di non poche soddisfazioni. Certo, ancora molto c’è da fare, ma in poche ore 263 sacchi di oggetti di ogni genere (milioni di tappi di bottiglia, pericolose microplastiche, ruote di autoveicoli, serbatoi, reti e vetro ma anche rifiuti ingombranti) sono stati completamente riempiti sotto lo sguardo felice di tutti coloro che hanno dato una mano per un piccolo grande gesto. Dopo la recente tappa sul lungomare di Cagliari - Sant’Elia (con oltre 300 sacchi raccolti) e San Vero Milis, toccherà a Sassari il prossimo 8 giugno e chiunque può partecipare insieme ai dipendenti del birrificio, purché maggiorenne. Basta richiedere l'iscrizione tramite il sito dedicato www.ilnostroimpegno.it.

 

Non tutti i rifiuti però arrivano dal mare e l’attenzione parte sempre dal singolo, come ha sottolineato Marta Battaglia, Direttore di Legambiente Sardegna: “Dovremmo cercare sempre di portare poca plastica in spiaggia, perché vola via anche alle persone più attente e consapevoli. E inquina. Basta ad esempio arrivare senza l’imballaggio degli oggetti di uso comune al mare e si evita che si perda o che si dimentichi. Bisogna attrezzarsi per essere al sicuro in tal senso”. Questa iniziativa  di Ichnusa insegna ad amare tesori che sono di tutti, non solo dei residenti e aiuta ad adottare comportamenti virtuosi. “I rifiuti più pericolosi sono quelli che diventano sempre più piccoli – conferma Annalisa Colombu, Presidente di Legambiente Sardegna – perché le microplastiche vengono mangiate dai pesci e da tutti gli animali, specie se marini. Non vedendole, le mangiamo anche noi e la plastica sta modificando tutto il sistema ormonale dell’uomo e interferendo sulla riproduttività. Non è quindi solo una questione estetica, ma tutto quello che troviamo prima o poi lo assumeremo anche noi e andrà a interferire sulla nostra vita”.

Il sostegno del territorio, la storia, i progetti

La birra Ichnusa è nata nel 1912 puntando sin da subito alla valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze. Ecco perché il suo impegno per questa terra ha radici particolarmente profonde, a cominciare dalla stessa sede di produzione che si trova vicino Cagliari, ad Assemini. Negli ultimi cinque anni in particolare ha tagliato il 60 per cento di emissioni di CO2, il 36 per cento dei consumi di energia termica e il 22 per cento di energia elettrica, senza dimenticare un bene preziosissimo come l’acqua. In termini di numeri, in cinque anni, è come se il brand fosse riuscito a risparmiare una percentuale che equivale al consumo annuo di un paese di medie dimensioni. E poi c’è la sicurezza, tema particolarmente caro a Ichnusa che presta grande attenzione ai dipendenti con diverse ore di formazione, tanto da aver tagliato il traguardo di più di otto anni senza infortuni sul lavoro di nessun genere. Tra le proposte più interessanti e recenti, c’è il vuoto a “buon” rendere con la messa in vendita di una serie di bottiglie dal vetro più spesso che possono essere riutilizzate fino a cento volte. In questo modo si risparmia la quantità di vetro immesso sul mercato locale e si tagliano di oltre un terzo, le emissioni di gas a effetto serra. Un ulteriore passo nel rispetto ambientale che ha incrementato il lavoro in azienda e le assunzioni.

Un tour nei dintorni


La Sardegna è una terra aspra ma accogliente, dai siti a volte misteriosi ma estremamente affascinanti e scegliere un luogo in particolare da visitare non è sempre facilissimo. Chi volesse però raggiungere le location dove sono stati girati gli ultimi spot della birra non deve allontanarsi troppo da Cagliari. Un esempio su tutti è rappresentato dal villaggio nuragico di Su Nuraxi, un insediamento umano risalente all’età nuragica che sorge in località Barumini, nel sud della Sardegna. Era formato da un classico bastione con quattro torri angolari più una centrale e risale al XVI-XIV secolo a.C  ed è tutto da esplorare, essendo uno dei più grandi in assoluto. Era strategicamente connesso al vicino villaggio e di recente sono stati ritrovati ulteriori resti nella vicina casa Zapata, ancora oggetto di studi e scavi.
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Il Messaggero