OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«Sono un uomo rovinato». Samuel Seno non si dà pace. Dopo aver provocato l'incidente - con un tasso alcolemico di quasi tre volte oltre il limite - che è costato la vita al 17enne Davide Pavan, sa che la sua di vita non sarà più la stessa. Colleghi, amici e parenti sono sotto choc. Samuel era senza macchia. Un ragazzo perbene con un percorso umano, sportivo e professionale finora ineccepibile. Dell'incidente non ricorda nulla: «Ho preso la macchina dopo le 21, per tornare a casa dalla festa del rugby (il “terzo tempo” di fine stagione del club). Poi il vuoto».
Il "club" è il Paese, hinterland di Treviso, serie A che nel rugby è in realtà la serie B. Un ambiente, va ricordato, di sport dilettantisco. «Piangeva al telefono, tanto da non riuscire a parlare: era assolutamente sconvolto», riferisce il suo legale, l'avvocato trevigiano Alessandro Canal, che ieri pomeriggio ha avuto un colloquio con il trequarti centro. Oggi è stato convalidato l'arresto per il poliziotto. Ma il pm a cui è stato affidato il caso per omicidio stradale ha disposto la revoca dei domiciliari per l'indagato: non sussistono i requisiti per confermare la misura cautelare.
Poliziotto e rugbysta
Da circa tre anni prestava servizio nella questura di Treviso.
Prima di diventare poliziotto, Samuel ha giocato a rugby a buon livello, con presenze anche nella nazionale italiana Under 20 con la quale ha partecipato a un Mondiale. «Siamo sconvolti. Il nostro pensiero va al 17enne e alla sua famiglia: una tragedia che non doveva succedere. Ma anche al nostro giocatore, che si è sempre comportato benissimo e che ora dovrà pagare le conseguenze di quello che è successo» - afferma Pierluigi Pozzebon, presidente del Rugby Paese, la squadra in cui il 28enne ha giocato nella stagione appena terminata».
Aveva iniziato a giocare a rugby a 5 anni, con il Tarvisium. Passato dalle giovanili della Benetton Treviso, dopo essere passato dal San Donà era entrato con il concorso in Polizia venendo poi convocato dalla squadra delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato, che fa base a Roma: con la maglia cremisi ha giocato 50 partite in Eccellenza (come si chiamava allora la massima divisione italiana, quella che assegna lo scudetto). Terminata la scuola di polizia, tre anni fa è tornato a Treviso, la sua città d'origine e qui ha deciso di vestire la maglia del Rugby Paese.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero