Non si placa la polemica sulla casa editrice Altaforte, ritenuta vicina a Casapound, al Salone del Libro. Lo stand sarà collocato in uno spazio più sicuro,...
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Il salone del libro di Torino, psicodramma della sinistra
Intanto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, e il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, hanno firmato l'esposto contro Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte. Lo annuncia la prima cittadina: «Entro un'ora - dice ai microfoni di Sky TG24 - sarà in procura». «Alcune dichiarazioni fatte nel pomeriggio dell'altro giorno, in cui si sostiene che l'antifascismo sarebbe il male del Paese, sono qualcosa di inaccettabile - sostiene Appendino -. La politica non può decidere di escludere qualcuno che regolarmente ha firmato un contratto e che oggi sostanzialmente è a tutti gli effetti soggetto che può partecipare, però la politica può fare un esposto per rimarcare che questi valori non appartengono alla città, che è antifascista, non appartengono alla comunità e al Salone del libro. La magistratura, che è il soggetto terzo che dovrà valutare, ci dirà se è effettivamente apologia di fascismo. Dal nostro punto di vista lo è, ma non tocca a noi decidere».
«A sinistra esiste un antifascismo militante che diventa una mafia, una mafia culturale. Io ringrazio i vari Raimo, Zerocalcare, Wu Ming e tutti quelli che si sono sfilati dal salone del libro. Loro pensavano di farci un torto sabotandoci ma alla fine, quando andiamo a valutare gli aspetti commerciali, vediamo che il libro con l'intervista a Salvini ha scalato qualunque tipo di classifica», ha commentato Polacchi nel corso di una conferenza stampa sulle elezioni europee convocata a Milano da CasaPound.
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Il Messaggero