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Rosetta Cutolo è morta a 86 anni. La sorella di Raffaele non si è mai sposata, non ha figli ed è sempre stata considerata la referente del boss, a cui si rivolgevano anche imprenditori e politici. Negli ultimi 24 anni ha vissuto in maniera riservata ad Ottaviano, dove è deceduta oggi, portando via con sé mezzo secolo di segreti e intrighi che riguardavano suo fratello.
Raffaele Cutolo morto nel 2021
Raffaele Cutolo è morto nel 2021. Rosetta Cutolo è stata la custode dei segreti e della cassa del fratello detenuto. Tranne una parentesi in carcere, Rosetta Cutolo ha sempre vissuto nella sua Ottaviano. Più volte latitante, la donna si consegnò nel 1993 per scontare una condanna definitiva a poco meno di 10 anni di carcere. Tornata libera nel 1999, da allora non si è mai spostata dalla sua casa di Ottaviano, dove si è occupata anche di accudire la nipote nata dall'inseminazione artificiale. Nel 1981, un blitz delle forze dell'ordine interruppe un summit di camorra in corso nel Castello Mediceo di Ottaviano, all'epoca residenza di Rosetta Cutolo «donata» dal fratello e intestata ad una società immobiliare.
Nel 2021 la morte di Raffaele Cutolo, boss della camorra
Rosetta Cutolo, funerali vietati
Il Questore di Napoli Maurizio Agricola ha negato l'autorizzazione. La donna è morta, portando via con sé i segreti del fratello capoclan. «Con la morte di Rosetta Cutolo - afferma Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi Sinistra - cala il sipario su una delle pagine più buie della nostra storia contemporanea, caratterizzata dalla ferocia e dalla violenza dei clan camorristici che ha mietuto centinaia di vittime. Condivido pienamente la scelta del Questore di Napoli, Maurizio Agricola, di non autorizzare la celebrazione del funerale pubblico, come accaduto per il fratello. La celebrazione avrebbe rischiato solo di alimentare nuove inaccettabili 'nostalgiè in un tessuto criminale purtroppo ancora fortemente presente nel vesuviano. Rosetta Cutolo ha svolto per anni un ruolo di primo piano nella gestione della Nco (nuova camorra organizzata) coordinando le attività estorsive e provvedendo al sostentamento delle famiglie dei detenuti fedeli al boss. Imputata in diversi processi, nel 1993 si costituì per scontare la pena di dieci anni cui era stata condannata, rimanendo poi a Ottaviano fino alla morte, portando con sé tanti terribili segreti sulla storia della camorra e sui rapporti del clan con pezzi dello Stato. Vergognosi alcuni tentativi di riabilitarne la figura, un vero e proprio sfregio a tante vittime innocenti di quegli anni di fuoco. Saremo vigili nel denunciare ogni celebrazione di questo personaggio criminale su tiktok».
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Il Messaggero