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«È assurdo: lo Stato prima si è scordato della categoria quando stabilì i ristori e adesso si è dimenticato di noi nel decreto aperture. Gli impianti sciistici e le funicolari non sono citati. Restiamo chiusi, insomma. Se non sapessi che è vero, penserei a una barzelletta». Ma non ride Simone Cardelli. Anzi. La voce è bassa, il tono è duro. Cardelli è il titolare della funicolare di Montecatini Terme, acquistata negli anni ’90 dal babbo e da lui gestita dopo la morte del padre.
Ve ne avevamo già parlato. Una funicolare con due primati. Il primo, storico. È la più antica conservata intatta ancora in funzione nel mondo. Il secondo primato è legato alla proprietà. «Le funicolari in genere sono regionali, dello Stato o della comunità montana. Quella di Montecatini è una funicolare privata, invece», chiarisce Cardelli. Che poi si sfoga: «Sono esasperato. Il governo è assolutamente scollato dalla realtà delle piccole imprese. Oggi abbiamo milioni di italiani protetti dal contagio, perché o sono stati vaccinati o sono guariti dal virus e quindi ancora pieni di anticorpi. Nonostante questo, permangono restrizioni vessatorie che stanno portando al collasso il sistema dell’ospitalità e del turismo». Quando riaprirà quindi la funicolare di Montecatini? Non lo sa, Cardelli. «Volendo, potrei fare richiesta subito in quanto assicuro il collegamento tra Montecatini alta e bassa e il funzionamento dei mezzi di trasporto pubblico è garantito. Tuttavia, per me attivare la funicolare senza turismo e senza un segnale di concreta ripresa sarebbe solo un bagno di sangue».
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