Torre del Greco, invasa dai rifiuti la storica pineta del primo Presidente della Repubblica

Torre del Greco, invasa dai rifiuti la storica pineta del primo Presidente della Repubblica
In quella pineta della villa di Torre del Greco, nella quale Enrico De Nicola trascorreva i suoi momenti di relax dedicandosi a passeggiate di riflessione e lunghe letture, il...

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In quella pineta della villa di Torre del Greco, nella quale Enrico De Nicola trascorreva i suoi momenti di relax dedicandosi a passeggiate di riflessione e lunghe letture, il primo Presidente della Repubblica avrebbe voluto fosse realizzato un parco giochi. Per questo ha anche lasciato - come ribadito più volte dai referenti del consiglio dell'ordine degli avvocati di Torre Annunziata - precise disposizioni testamentarie.


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Invece in quell'area, nel corso degli anni, si è addirittura arrivati a realizzare un'isola ecologica per il deposito dei rifiuti. Fatto sta che oggi proprio la zona di via Tironi - come raccontato dal Mattino - è uno degli emblemi dell'ennesima crisi che sta interessando la Campania e in particolare proprio Torre del Greco, per numero di abitanti la quarta città più popolosa della regione. Cumuli di rifiuti non raccolti, solo in parte differenziati: di fatto una montagna di tal quale.

La scena non sfugge a chi transita in una delle zone «in» della città, qui dove la dimora che fu di De Nicola è oggi sede dell'associazione forense che porta il suo nome e dove insiste la villa che fino al 2012 ospitò la sede della Deiulemar compagnia di navigazione, la società amatoriale fallita nel maggio di sei anni fa e nella quale quasi tredicimila persone avevano investito oltre 720 milioni di euro.

In campagna elettorale l'attuale sindaco, Giovanni Palomba, al quale da cinque mesi tocca sbrogliare la matassa della raccolta a singhiozzo che caratterizza il servizio Nu in città che ha fatto precipitare la differenziata sotto il 30 per cento, aveva promesso che avrebbe chiuso lo sversatoio di via Tironi. Finora invece sono i rifiuti che hanno chiuso l'accesso agli utenti, a cominciare dal varco per il transito delle auto, ostruito da una coltre maleodorante di sacchetti.
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Il Messaggero