Doppio arcobaleno su Rieti, ma quello sotto non è un lago: piana di nuovo allagata e famiglie sgomberate

Doppio arcobaleno su Rieti, ma quello sotto non è un lago: piana di nuovo allagata e famiglie sgomberate
L'arcobaleno è persino doppio, ma non è di alcuna consolazione per le famiglie della Piana di Rieti costrette di nuovo a lasciare le loro abitazioni allagate....

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L'arcobaleno è persino doppio, ma non è di alcuna consolazione per le famiglie della Piana di Rieti costrette di nuovo a lasciare le loro abitazioni allagate. L'arcobaleno non sovrasta infatti un lago, ma la piana reatina, zona Comunali, alluvionata: una zona che comprende anche il Centro Appenninico, storico distaccamento della facoltà di Agraria dell'università di Perugia, e l'azienda Valle Santa che ha più di 100 dipendenti che governano 400 capi di bestiame. Un disastro.

Tutto sott'acqua con pesanti difficoltà anche per la viabilità e il Comune costretto a firmare l'ordinanza di sgombero per alcune famiglie, ospitate in alberghi. L'alluvione nella piana va e viene in queste ultime settimane non perché le piogge siano state particolarmente abbondanti, ma per la gestione dei laghi artificiali del Salto e del Turano, dedicati alla produzione di energia elettrica. Avvicinandosi il colmo degli invasi, l'acqua viene liberata per evitare devastanti tracimazioni, ma così è la piana reatina ad allagarsi perché a sua volta la cascata (artificiale pure essa) delle Marmore non viene aperta per far defluire l'acqua in eccesso perché altrimenti i problemi si sposterebbero nel bacino del fiume Nera e quindi in quello del fiume in cui affluisce, il Tevere, con minacce persino per Roma. Una catena idrogeologica di cui fanno per ora, e periodicamente, le spese i reatini che abitano o lavorano nella Piana  su cui si affacciano anche i santuari Francescani.

I laghi del Salto e del Turano

 

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Il Messaggero