Gli agenti arrestano un adescatore: blitz della squadra mobile di Padova, unitamente alla Polizia Postale di Venezia della sezione antoniana, nel pomeriggio del 21 marzo, ma resa...
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Gli investigatori, alla presenza del padre, lavoravano per scoprire l’adescatore. La vittima si fingeva disponibile ad un incontro con gli agenti in appostamento. Il ventenne, giunto all’abitazione della ragazzina, ha trovato ad aspettarlo, dietro la porta, gli agenti che lo hanno subito bloccato. Gli accertamenti successivi hanno permesso di confermare i fatti denunciati trovando sul cellulare del pakistano le chat estorsive e immagini pedopornografiche. L’arrestato è stato quindi trasferito al Due Palazzi.
La Polizia Postale consiglia al fine di prevenire situazioni di pericolo analoghe a quelle vissute dall’adolescente padovana di settare i propri profili social come privati e di non inviare mai foto compromettenti che potrebbero costituire motivo di successivo ricatto o ingenerare situazioni di stalking. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero