Rave party a Maleo, 16 folli ore di 700 no mask: giovani da tutto il Nord, nel Lodigiano focolaio Delta

Rave party nel Lodigiano, la folle notte dei negazionisti Covid. Come se il coronavirus non fosse mai esistito; come se Codogno, il paese dove è stato individuato il primo...

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Rave party nel Lodigiano, la folle notte dei negazionisti Covid. Come se il coronavirus non fosse mai esistito; come se Codogno, il paese dove è stato individuato il primo caso di Covid in Italia, non fosse lì a due passi; come se nel paese dove si sono dati appuntamento non ci fosse un focolaio del virus con 10 contagiati di cui due dalla variante Delta. Erano tutti volutamente senza mascherina gli oltre 700 partecipanti al rave party no mask che dalla scorsa notte e fino al pomeriggio di domenica si è svolto a Maleo: «contro le regole, contro il sistema, contro le forze dell'ordine» hanno chiarito fin dall'inizio i partecipanti. Occupazione abusiva di terreni aggravata. È questo il reato, secondo quanto apprende l'Adnkronos, che la procura di Lodi è pronta a contestare agli organizzatori in corso di identificazione.

 

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Rave, i giovani si radunano a Maleo

Erano da poco passate le 23 e 30 quando, dalla stazione di Lodi e quella di Codogno, giovani e meno giovani sono scesi dai treni per attraversare più comuni e cercare di raggiungere Maleo, chi con uno o più cani, chi con lo zaino in spalla. Ed è da Lodi che è partito l'allarme per le forze dell'ordine, che si sono mobilitate immediatamente intuendo cosa stava succedendo. Sul posto, però, alla cava Geroletta, tra l'altro teatro di inquinamento da alluminio negli anni '90, erano già arrivate centinaia di persone che, per il sindaco di Maleo Dante Sguazzi, hanno iniziato subito a ubriacarsi e a drogarsi ballando al ritmo di musica assordante. È così alla cava, che è un sito privato che si trova all'interno del parco Adda Sud, è stato inviato anche un contingente di forze dell'ordine tra Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e anche le Guardie Ecologiche volontarie..

 

Rave, le voci sul focolaio 

Per i militari, la festa sarebbe dovuta durare fino a stasera. Ma non è stato così: qualche giovane è stato raggiunto telefonicamente dai familiari che hanno spiegato quanto letto in rete e cioè che proprio a Maleo c'era un focolaio di Covid ed era presente la variante Delta. La voce si è sparsa tra i ragazzi tanto che alle 14 erano rimasti in 500 e un'ora dopo anche questi hanno cominciato a disperdersi. Poco dopo era tutto finito, senza feriti e senza disordini. I giovani hanno però lasciato nella cava 35 sacchi di immondizia. Malumori e rabbia tra gli amministratori non sono mancati.

 

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Rave, identificati i responsabili

Il presidente del Parco Adda Sud spiega che i suoi agenti faranno contravvenzioni ai presunti responsabili di reati connessi al passaggio nell'area protetta. I carabinieri hanno invece già identificato i responsabili, che saranno denunciati. Il sindaco Dante Sguazzi ha spiegato che l'immondizia verrà rimossa a cura e spese del Comune che poi, però, si rivarrà sui denunciati. L'ipotesi di reato, per loro, come spiega in serata il procuratore della Repubblica Domenico Chiaro, sarà di occupazione abusiva di terreni aggravata: gli organizzatori sono stai identificati tra gli ultimi rimasti che stavamo smantellando il sound sistem.

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Il Messaggero