CONEGLIANO - «Sto bene. Sono felice e non torno più a casa. Tu devi ritirare le denunce perché quello che hai scritto è falso». Dopo quattro...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Tik Tok, Letizia e le altre ragazzine rapite sulle chat di incontri virtuale perché non si erano mai visti di persona, le abbia fatto il lavaggio del cervello, soggiogandola e convincendola ad andare via con lui. L’ipotesi di reato è quindi sottrazione di minore.
Il giovane prima di contattare Letizia in chat, avrebbe provato a fare la stessa cosa con la sorella più piccola. «Ha provato ad adescare anche mia figlia minore – racconta la madre – ma lei non c’è cascata. Letizia invece è più fragile». La 15enne riferisce che quel ragazzo l’ha insultata e minacciata, di morte e di pubblicare sul sito della scuola foto di lei nuda. Foto inesistenti, precisa la ragazzina. Anche la madre riferisce di una telefonata giunta ieri da un numero sconosciuto nella quale una voce maschile l’ha minacciata di morte e di fare del male a lei, al suo compagno e alla figlia più piccola. «A mia sorella ripeteva che noi non le volevamo bene – dice la sorella di Letizia - Così si è allontanata da noi e dai suoi amici, si è isolata dal mondo reale e si è concentrata su quello virtuale». Nel primo appello pubblicato da Ioana sui social, che poi si è rivolta a “Chi l’ha visto?” e del caso se ne sono occupati anche i programmi di Rai Uno “Storie italiane” e “La vita indiretta”, la donna ha postato la foto di sua figlia e quella di un ragazzo che lei pensa sia quello con cui Letizia è andata via e che Ioana pensa sia uno sfruttatore, che voglia portare sua figlia in Germania per introdurla nel giro della prostituzione. Due giorni dopo il post, quel ragazzo si è presentato ai carabinieri di Foggia dicendo che lui non c’entra nulla. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero