Trovato cadavere nel fiume Adda: forse della ragazza scomparsa che il papà continuava a cercare

Potrebbe essere della 15enne scomparsa il primo settembre il cadavere rinvenuto questa mattina da due pescatori nel fiume Adda, a 500 metri dal ponte di San Pietro, a...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Potrebbe essere della 15enne scomparsa il primo settembre il cadavere rinvenuto questa mattina da due pescatori nel fiume Adda, a 500 metri dal ponte di San Pietro, a Berbenno (Sondrio). Sul posto è intervenuta la polizia di Sondrio e i vigili del fuoco del comando provinciale di Sondrio. Il cadavere non è ancora stato identificato.


Hafsa, di soli 15 anni, è stata inghiottita dalle acque del fiume Adda mentre tentava di attraversarlo per raggiungere una spiaggetta. Il papà era in Marocco. Da quando è tornato, ogni giorno è andato al fiume in bicicletta per immergersi e cercare la figlia. Una scena straziante, angosciante e tenera allo stesso tempo, immortalata da un video pubblicato su facebook.

 

Willy Monteiro, Marco Bianchi va a processo: "Ha picchiato un bengalese". Pestaggi e sette denunce alle spalle

Dovrà presentarsi in aula giovedì prossimo Marco Bianchi , uno dei due fratelli indagati per l'omicidio volontario di Willy Monteiro Duarte . Imputato per la prima volta. L'accusa lesioni gravi.


«Non posso smettere di cercarla - aveva spiegato - Mi sto dando da fare per trovarla e spero che ci sia qualcuno che con buona volontà voglia mettersi a disposizione per aiutarmi. Io mi avvicino al fiume, a volte ci entro anche, rimanendo vicino alla riva. So nuotare bene e non voglio correre rischi, ma spero di trovare Hafsa, che magari è incagliata da qualche parte. O spero di essere lì quando il fiume la restituirà. Non posso rimanere a casa ad aspettare».

  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero