Qatargate, gli avvocati di Silvia Panzeri: «Deve tornare libera». Udienza rinviata al 16 gennaio

È la richiesta, presentata stamane davanti ai giudici della Corte d’Appello di Brescia, degli avvocati della figlia dell’ex eurodeputato Pd Antonio Panzeri

Qatargate, gli avvocati di Silvia Panzeri: «Deve tornare libera». Udienza rinviata al 16 gennaio
Domiciliari o, in subordine, obbligo di firma per Silvia Panzeri. È la richiesta, presentata stamane davanti ai giudici della Corte d’Appello di Brescia, degli...

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Domiciliari o, in subordine, obbligo di firma per Silvia Panzeri. È la richiesta, presentata stamane davanti ai giudici della Corte d’Appello di Brescia, degli avvocati della figlia dell’ex eurodeputato Pd Antonio Panzeri, ai domiciliari con la madre Maria Dolores Colleoni dallo scorso 9 dicembre su mandato d’arresto europeo nell’ambito dell’inchiesta della procura belga sul giro di mazzette nel Parlamento europeo.

 

 

«Deve lavorare»

Oggi i giudici avrebbero dovuto decidere sulla consegna di Silvia Panzeri alle autorità di Bruxelles, ma l’udienza è stata rinviata al 16 gennaio: con un messaggio di posta certificata, il Belgio ha comunicato stamane di non avere ancora a disposizione la documentazione sulle condizioni del sistema carcerario, in particolare sullo stato di «sovraffollamento», chiesta dalla difesa nella scorsa udienza del 30 dicembre come questione preliminare per affrontare la consegna della trentottenne. Silvia Panzeri e Maria Dolores Colleoni, secondo il pm Michel Claise, farebbero parte dell’«organizzazione criminale» della quale Antonio Panzeri sarebbe «l’anima» e che si muoveva per pilotare i voti degli europarlamentari nelle decisioni a favore di Qatar e Marocco.

In cambio i due Paesi avrebbero pagato il favore con sacchi pieni di banconote, regali e vacanze di lusso a Marrakech. In attesa della relazione dal Belgio i legali Angelo De Riso e Nicola Colli hanno chiesto la revoca degli arresti domiciliari per la donna, affinché venga rimessa in libertà o al massimo sottoposta all’obbligo di firma. «Silvia Panzeri è avvocato, ha numerosi clienti da seguire e deve essere messa nelle condizioni di svolgere la sua attività professionale», afferma Salvatore De Riso. I giudici della Corte d’appello di Brescia hanno cinque giorni di tempo giorni per decidere.

Conti a Panama

Oggi scadono i termini per la decisione della Cassazione sulla consegna di Maria Dolores Colleoni, ma non sono perentori e l’udienza non è stata ancora fissata. Mentre la prossima settimana i giudici del Riesame di Bergamo saranno chiamati a decidere sui conti sequestrati: il provvedimento è stato firmato dal gip bergamasco perché qui sono state trovate le cifre più alte in banca a Calusco, 200 mila euro riferibili a Silvia Panzeri e 40 mila al padre e alla madre (cointestatari).

Di conseguenza il sequestro, avvenuto su ordine di Bruxelles, è stato esteso anche ai conti dell’ex segretario generale della Confederazione internazionale dei sindacati Luca Visentini e di Francesco Giorgi, ex collaboratore di Panzeri e compagno di Eva Kaili, l’ex vicepresidente del Parlamento europeo. Intanto l’autorità greca antiriciclaggio ha inviato richiesta all’authority panamense in merito a un trasferimento di 28 milioni di euro: l’obiettivo è verificare se dal Qatar siano stati eseguiti versamenti su conti riferibili ai parenti di Eva Kaili, al compagno Francesco Giorgi o a persone a loro vicine.

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Il Messaggero