OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Aumentano gli accessi, perché i medici di medicina generale che rappresentano il primo baluardo sul territorio sono sempre meno. E si allungano i tempi di attesa, causa affollamento e carenza di personale. Secondo l’ultimo rapporto redatto da Simeu, la Società italiana di medicina di emergenza e urgenza, a fine 2021 mancavano già 4200 medici, l’anno successivo erano 5.000 in meno. È riassunta in questi numeri la crisi dei pronto soccorso nel nostro Paese, fenomeno secondo gli esperti non recente ma ora preoccupante. A lanciare l’allarme, tra gli altri, è il segretario nazionale del sindacato dei medici e dirigenti Ssn, Anaao Assomed, Pierino Di Silverio. «La situazione dei pronto soccorso è drammatica e lo è da tempo, benché non appartenga esclusivamente ai reparti di emergenza - afferma - Questo richiama a una necessità impellente di riorganizzare il percorso di cure, poiché arriveranno sempre troppi pazienti nei pronto soccorso finché non capiremo che manca un filtro, sia con la medicina territoriale ma anche all’interno degli ospedali. Per effetto della scarsità di posti letto nei reparti, abbiamo difficoltà a trasferire i pazienti che restano nelle emergenze, trasformati in veri e propri reparti».
Codici verdi
Carenze che, in Lombardia, hanno aperto la strada agli ambulatori ad accesso diretto, che svolgono prestazioni a pagamento riservate a pazienti con traumi di lieve entità e con necessità di una visita in tempi immediati: anziché attendere ore, chi ha bisogno di cure per leggeri e medi traumi - distorsioni, un dente rotto, una cistite - può farsi visitare da un medico senza obbligo di prenotazione.
«Pronto soccorso non depotenziato»
Nella sostanza «le visite specialistiche cui si fa riferimento differiscono da quelle erogate tradizionalmente solo nel fatto che, in certe fasce orarie e in alcuni giorni, sono richiedibili a pagamento senza appuntamento». Il polo ospedaliero sottolinea inoltre che «questa modalità non è pensata per sostituirsi ai servizi e alle procedure già attive di gestione delle urgenze negli ospedali, non incidendo su quanto già regolato dal Servizio sanitario regionale. Le modalità, i tempi e le fattispecie per cui un paziente si rivolge al nostro pronto soccorso non sono infatti mutate, con possibilità di accesso 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno». Per l’Ats Bergamo l’apertura dell’Ambulatorio al Policlinico San Marco di Zingonia «non pregiudica e non depotenzia in alcun modo il presidio di pronto soccorso già attivo da anni, monitorato quotidianamente così come quelli di tutta la provincia». I dati di accesso, comunica l’Ats, «anche in queste settimane sono assolutamente sovrapponibili ai dati dello stesso periodo del 2022 e del 2021 e non presentano particolari difficoltà o criticità, sia nel numero sia per particolari situazioni di sovraffollamento».
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero