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Continuano gli episodi di violenza nelle scuole italiane. A farne le spese, ancora una volta, una professoressa di una scuola media di Parma, presa a sassate da alcuni studenti. Ad affermarlo la stessa insegnante, che ha presentato un esposto alla Questura della stessa città.
La vicenda
All'inizio l'hanno offesa in classe, dopo essere stati ripresi per aver fatto confusione durante il cambio d'ora e aver usato impropriamente la lavagna interattiva. Poi l'hanno seguita fuori da scuola, fino a quando uno di loro non le ha tirato un sasso, che ha mancato la testa di pochi centimetri. A denunciare l'episodio una professoressa di una scuola secondaria di primo grado di Parma, presa di mira da due ragazzi di seconda media. I fatti di Parma risalgono al 9 febbraio, l'insegnante ha presentato un esposto in Questura il 10 febbraio, informando anche la scuola.
Le parole del ministro Valditara
Lo stesso ministro è intervenuto oggi sui suoi profili social stigmatizzando i fatti di Parma e Casarano: «Bisogna fermare questa cultura della aggressività e della violenza. Senza l'affermazione forte del principio di responsabilità, del rispetto delle regole e della autorità rischiamo di scivolare verso la disgregazione della nostra società civile - le parole di Valditara - Dobbiamo approvare rapidamente il disegno di legge sulla condotta: chi sbaglia deve essere sanzionato, essere messo di fronte alle proprie responsabilità. Basta giustificare e tollerare bulli e violenti. Poi occorre un grande patto tra le famiglie e la scuola, per una rivoluzione culturale in cui i genitori siano solidali con i docenti, e mai antagonisti, sapendo anche dire dei no ai propri figli. Questo per il bene dei giovani e della collettività». Dall'inizio dell'anno scolastico sono stati una trentina i gesti di violenza compiuti nei confronti di professori e presidi; lo scorso anno erano stati 36. Sono in forte aumento (+111%) rispetto allo scorso anno le aggressioni perpetrate da parte dei familiari degli studenti.
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