Non si sente in colpa e ora chiede riservatezza: è l'avvocato della prof 35enne, indagata per atti sessuali con un minorenne dopo aver partorito il figlio avuto dalla...
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Sesso con la prof, la mamma del 15enne: «Ecco come ho scoperto che era diventato papà»
Prato, professoressa in procura con il marito: l'uomo ha scoperto ora che figlio non è suo ma dell'alunno
«Ho sentito la mia assistita dieci minuti fa - dice l'avvovcato Mattia Alfano -. Sollevata certo, come detto, dopo aver chiarito la sua versione con il pm, è però preoccupata per l'onda mediatica che ha travolto lei e la sua famiglia. Chiede riservatezza e soprattutto di mantenere l'anonimato per far vivere tranquilli i suoi due figli. Non è stata riascoltata, dice il legale della donna, e ha ripreso la sua vita al solito, tra il lavoro suo, quello del marito sempre accanto a lei e la scuola della primogenita di 7 anni.
«Non si sente in colpa - sottolinea il legale della donna -, anche perché questo presupporrebbe un esito del dna che è tuttora secretato. Quanto alla chat non l'ho letta perché, quando ho preso l'incarico, il cellulare della mia assistita era già stato sequestrato, venerdì scorso». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero