'Sabato nero' a Milano e a Prato con due diverse manifestazioni a cui hanno partecipato militanti di Casa Pound e di altre associazioni di estrema destra. Al Cimitero...
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La zona del cimitero era presidiata dalle forze dell'ordine, i due gruppi non sono mai entrati in contatto e non c'è stato alcun momento di tensione. Il sabato dell'ultra destra in città si è poi concluso con un un concerto che è iniziato provocatoriamente alle ore 19 e 19. La Milano antifascista ha portato la sua testimonianza anche in piazza San Sepolcro, a due passi dal Duomo, dove proprio il 23 marzo 1919 Benito Mussolini ha dato vita ai Fasci di combattimento e al fascismo. Una maratona di letture storiche sulla nascita del regime si è tenuta in una piazza transennata e presidiata dalle forze dell'ordine. Anche Prato ha vissuto il suo sabato nero con la manifestazione promossa da Forza Nuova 'contro l'immigrazione', che poi per decisione della questura è diventata un presidio con circa cento persone.
I commercianti della città però intanto avevano già deciso di chiudere i negozi dove sarebbe dovuto passare il corteo di estrema destra, e qualcuno ha anche rinforzato le vetrine con protezioni in legno. Controlli speciali delle forze dell'ordine anche per i giornalisti in servizio, cui sono stati fotografati i tesserini professionali prima di farli entrare nell'area. Cori «ebreo» sono stati gridati dai manifestanti all'indirizzo di Gad Lerner. «Penso che sia stato un errore, rispetto alle reazioni che ha avuto la città, consentire la manifestazione», ha commentato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che ha partecipato alla manifestazione antifascista promossa in città. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero