Ponte Morandi, sono di oltre 420 milioni i danni causati alle imprese

Ponte Morandi, sono di oltre 420 milioni i danni causati alle imprese
I danni subiti da imprese e professionisti causati dal crollo di Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto scorso ammontano a oltre 422 milioni di euro. Lo ha comunicato la Camera di...

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I danni subiti da imprese e professionisti causati dal crollo di Ponte Morandi, avvenuto il 14 agosto scorso ammontano a oltre 422 milioni di euro. Lo ha comunicato la Camera di Commercio, che ha terminato la ricognizione, alla quale sono arrivate 2058 segnalazioni di danni. È questa la prima fotografia che emerge dalla ricognizione dei danni diretti e indiretti subiti da imprese e professionisti genovesi. 


I dati sono stati raccolti e elaborati a partire dai modelli predisposti per il crollo del ponte che consentivano di segnalare non solo i danni diretti a immobili, fabbricati, macchinari e scorte ma anche, per la prima volta, i danni indiretti come il mancato guadagno, gli oneri aggiuntivi di personale, della logistica dell'azienda o di altro genere. Secondo i dati raccolti da camera di Commercio, il totale generale dei danni subiti dalle imprese e dai professionisti operanti in provincia di Genova dopo il crollo del ponte è di 422.104.708,32 euro. Di questi, 62.984.499,16 euro sono danni diretti e 359.120.209,16 danni indiretti. 

Sul fronte dell'inchiesta, intanto, verrà interrogato venerdì prossimo Paolo Berti, direttore delle Operazioni centrali di Autostrade per l'Italia,
numero tre della società. Berti è indagato insieme ad altre 20 persone (oltre alle due società Aspi e Spea) nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi,in cui morirono 43 persone. Stamattina è stato invece interrogato l'ingegnere Paolo Strazzullo, responsabile unico del procedimento per Autostrade, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. È il settimo indagato del gruppo Autostrade che non parla davanti ai pm. Gli investigatori del primo gruppo della guardia di finanza hanno acquisito nei giorni scorsi i comunicati stampa che Aspi ha pubblicato sul suo sito in cui, di fatto, mette nero su bianco la linea difensiva della società. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero