Scivola in un canale, il pompiere Walter Locatello disperso: ​stava sistemando sacchi di sabbia lungo il torrente insieme al papà

Alpago (Belluno): l'uomo ha 42 anni, è papà da pochi mesi. Voleva proteggere l'abitazione in previsione della piena

ALPAGO - Si sono affievolite con il passare delle ore ieri sera le speranze di trovare ancora in vita Walter Locatello, il vigile del fuoco di 42 anni caduto nel torrente Riu a...

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ALPAGO - Si sono affievolite con il passare delle ore ieri sera le speranze di trovare ancora in vita Walter Locatello, il vigile del fuoco di 42 anni caduto nel torrente Riu a Puos, in Comune di Alpago (Belluno) ieri intorno alle 18. Con lui c’era il papà Giacinto e insieme stavano controllando il livello del rio che corre a pochi metri dall’abitazione. Volevano sistemare dei sacchi di sabbia a protezione dell’abitazione proprio in previsione della piena della notte. Era buio e il terreno fradicio della pioggia caduta insistentemente per tutto il pomeriggio. Walter è scivolato proprio mentre si trovava sull’argine: questione di pochi attimi ed è finito inghiottito dai gorghi marroni del torrente reso più impetuoso dal consistente volume d’acqua. Il papà ha subito chiamato i soccorsi ed è scattato il protocollo previsto in questi contesti: tra volontari del Soccorso alpino e colleghi di Walter ieri a Puos, nello slargo che si trova a pochi metri da uno degli ultimi ponti sul torrente prima del lago di santa Croce, c’erano una cinquantina di uomini.

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L’INTERVENTO

Sono stati suddivisi in squadre: alcune hanno percorso le sponde da valle a monte con le torce per verificare che Walter non fosse riuscito ad aggrapparsi a qualche masso sporgente o a qualche ramo; altre sono state collocare alla foce per accertarsi che l’uomo non fosse stato trascinato fino a lì; i sommozzatori intanto con il gommone erano nel lago per scandagliare anche lì il tratto antistante la foce; altri uomini ancora erano stati dislocati sui ponticelli che attraversano il fiume, illuminando con potenti torce il corso del Riu. «La speranza è che sia riuscito ad aggrapparsi in qualche modo resistendo alla forza della corrente», ha commentato con lo sguardo basso ieri il comandante dei Vigili del fuoco di Belluno, Antonio Del Gallo che ieri ha avuto il suo daffare per frenare le richieste spontanee dei colleghi che a tutti i costi volevano essere in prima fila per cercare Walter. Le ricerche proseguiranno oggi. Il punto in cui Walter Locatello è scivolato in acqua si trova a circa tre chilometri dal lago. Questi tre chilometri sono stati passati al setaccio in una notte da lupi da 50 uomini.

 

IL PROFILO

Walter Locatello è diventato papà da pochi mesi e ieri era il suo giorno di riposo. La preoccupazione per le possibili conseguenze del maltempo lo hanno spinto a prendere le giuste precauzioni per proteggere i suoi, da vero pompiere. Con lui c’era il papà Giacinto e insieme stavano controllando il livello del rio che corre a pochi metri dall’abitazione. Volevano sistemare dei sacchi di sabbia a protezione dell’abitazione proprio in previsione della piena della notte. Era buio e il terreno fradicio della pioggia caduta insistentemente per tutto il pomeriggio. Walter è scivolato proprio mentre si trovava sull’argine: questione di pochi attimi ed è finito inghiottito dai gorghi marroni del torrente reso più impetuoso dal consistente volume d’acqua. Il papà ha subito chiamato i soccorsi ed è scattato il protocollo previsto in questi contesti: tra volontari del Soccorso alpino e colleghi di Walter ieri a Puos, nello slargo che si trova a pochi metri da uno degli ultimi ponti sul torrente prima del lago di santa Croce, c’erano una cinquantina di uomini.

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Il Messaggero