Pompei, la Casa degli Amanti riapre al pubblico dopo 40 anni

Pompei, la Casa degli Amanti riapre al pubblico dopo 40 anni
Lo scatto inedito nella domus degli Amanti di Pompei che da domani riapre al pubblico dopo 40 anni. «Ultimi ritocchi prima dell’inaugurazione...si riapre la Casa degli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Lo scatto inedito nella domus degli Amanti di Pompei che da domani riapre al pubblico dopo 40 anni. «Ultimi ritocchi prima dell’inaugurazione...si riapre la Casa degli Amanti, chiusa da 40 anni». Il post su Instagram del direttore generale del Parco Archeologico di Pompei Massimo Osanna è virale. La riapertura avverrà alla presenza del ministro Dario Franceschini. 




Portata alla luce nel 1933 e fortemente danneggiata dal terremoto dell'Irpinia, la Casa degli Amanti è un gioiello unico del sito archeologico campano, il solo di cui si sia conservato quasi completamente il secondo piano. Franceschini oggi sarà a Pompei per illustrare alla stampa la fine dei lavori di messa in sicurezza avviati nel 2014 con il Grande Progetto, finanziato per la maggior parte con fondi europei, e l'apertura di tre nuove domus appena restaurate, oltre a quella degli Amanti anche la Casa della Nave Europa, che prende il nome da un grande graffito inciso su una delle sue pareti, e la Casa del Frutteto, con i suoi fantasmagorici cubicoli floreali e uno dei più alti esempi di pittura da giardino rinvenuti in città. Quella di Pompei, dice Franceschini, «È una storia di rinascita e riscatto, un modello per tutta Europa nella gestione dei fondi comunitari, un luogo in cui si è tornati a fare ricerca e nuovi scavi grazie al lavoro di tante professionalità dei beni culturali»
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero