Piromane nudista arrestato in costiera sorrentina, allarme roghi in Calabria

Oltre il caldo l'allarme roghi: brucia anche la Sardegna

Piromane nudista arrestato in costiera sorrentina, allarme roghi in Calabria
All'emergenza caldo si somma, nelle regioni del sud, quella dei roghi. Calabria sotto assedio, con una settantina di incendi sviluppatisi un pò ovunque e rinforzi dei...

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All'emergenza caldo si somma, nelle regioni del sud, quella dei roghi. Calabria sotto assedio, con una settantina di incendi sviluppatisi un pò ovunque e rinforzi dei vigili del fuoco in arrivo da altre regioni; ampio fronte di fiamme nelle campagne di Sant'Andrea Frius, a una cinquantina di chilometri da Cagliari, e in una riserva naturale del Nisseno, completamente distrutta. Nel bollettino della giornata anche l'arresto di un piromane nudista, in costiera sorrentina: ha provato ad appiccare più incendi in una fitta zona di macchia mediterranea sovrastante la spiaggia frequentata da naturisti, e gli stessi bagnanti sono accorsi a spegnere le fiamme.

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L'uomo, un 60enne con precedenti specifici, è stato arrestato dai carabinieri. Era senza vestiti ma con uno zainetto contenente accendino, bomboletta del gas e fazzoletti di carta: è stato visto accendere piccoli falò in molti punti diversi, ma il tempestivo intervento di chi era in spiaggia - compresi alcuni diportisti che hanno raggiunto la riva a nuoto - ha impedito conseguenze peggiori.

La vicenda in uno dei luoghi più suggestivi della penisola sorrentina, in località «La Solaria». Sempre in Campania preoccupazione per l'alta colonna di fumo nero, visibile per chilometri, che si solleva da un incendio di rifiuti nel campo nomadi di Giugliano (Napoli), a pochi giorni dal rogo simile verificatosi in un altro accampamento alla periferia di Napoli. Su richiesta del sindaco Manfredi, quest'ultima area da ieri sera è sorvegliata anche dall'Esercito per prevenire abbandoni di rifiuti e nuovi possibili incendi.

 

LA CALABRIA


Ma l'epicentro del fuoco resta la Calabria. Nel Reggino la situazione più difficile è a Montebello Ionico, dove le fiamme si sono avvicinate anche ad alcune case. A Motta San Giovanni un incendio di vegetazione si è propagato all'interno di un capannone agricolo utilizzato come stalla, con la morte di alcuni animali. In Sardegna le fiamme hanno attaccato le campagne di Campu Sa Spina. Gli equipaggi dei Canadair e degli elicotteri della flotta aerea dello Stato, coordinati dal Dipartimento della Protezione civile, oggi hanno ricevuto 15 richieste di intervento, di cui otto dalla Calabria, cinque dalla Sicilia e due dalla Sardegna, con un bilancio di otto roghi spenti o sotto controllo. Per gli altri il lavoro continua. A Caltanissetta per il terzo giorno consecutivo un incendio continua a devastare una vallata: trenta gli sfollati che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni. Impegnati mezzi di terra, due elicotteri del corpo forestale della Regione e volontari anche da Enna oltre a vigili del fuoco, carabinieri, polizia e croce rossa. Difficili le operazioni di spegnimento con una temperatura di 42 gradi e vento di scirocco. Di «tentativo di omicidio» parla invece il sindaco di Caltanissetta, Roberto Gambino: «Le persone hanno corso il rischio di morire perché tutto intorno i terreni non sono stati puliti. I proprietari saranno denunciati».

 

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Il Messaggero