Una bevanda ghiacciata. Per combattere il solleone di un afoso pomeriggio in piscina, ma probabilmente troppo fredda e bevuta troppo velocemente. La congestione è...
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Quando Jaime, a Perugia con il progetto Erasmus, fa l'ennesimo tuffo di un sabato di party in piscina e divertimento con connazionali ed altri studenti, sono le 19.30 e la festa sta volgendo al termine. I ragazzi si trovano in una struttura privata tra San Martino in Campo e San Martino in Colle da mezzogiorno e per qualche secondo dopo il tuffo rivolgono qualche frase scherzosa a Jaime: quel modo di riemergere dall'acqua li fa ridere, non possono sapere che il loro amico in realtà è agonizzante. Se ne accorgeranno nel giro di qualche istante, quando il ventunenne spagnolo (originario di Madrid, tifoso del Real e residente a Santander) resa immobile in acqua. Allo spavento iniziale si sostuisce subito la necessità di intervenire e di provare a rianimarlo, mentre viene avvertito il 118. Nel giro di poco l'ambulanza è sul posto, con il personale medico sanitario che si sostituisce alle persone presenti al party nei tentativi di rianimazione dello studente: i tentativi andranno avanti per più di un'ora, ma purtroppo si riveleranno inutili.
I primi accertamenti del medico legale Luca Pistolesi, comunicati al pubblico ministero Manuela Comodi, parlano di un annegamento dovuto a un malore. E il malore, dunque, potrebbe essere una congestione dovuta alla consumazione di una bevanda ghiacciata prima di lanciarsi in piscina per l'ennesimo tuffo della giornata di festa.
Un party in cui, a detta anche dei proprietari della struttura affittata per la festa, ci sarebbe stata presenza di parecchie bevande alcoliche, oltre alle bibite. E proprio la commistione di alcol e bibite particolarmente fredde potrebbe aver causato il malore poi rivelatosi fatale.
Intanto oggi è previsto l'arrivo dei genitori di Jaime, accompagnati dal console, in ospedale per tutte le formalità burocratiche. Sempre nella giornata di oggi dovrebbe essere conferito l'incarico per l'autopsia, in programma per il pomeriggio o al massimo domattina.
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Il Messaggero