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Dopo il taser, ecco il bolawrap, «lo strumento di contenimento da remoto». È come un lazo, si usa infatti come un lazo. Cioè un laccio (lazo è un termine spagnolo), una fune che si lancia per immobilizzare. É uno dei nuovi strumenti che completa la dotazione della polizia municipale di Parma.
L'amministrazione comunale guidata da Federico Pizzarotti lo ha presentato oggi e spiega che un'arma non letale e che è già stato sperimentato da altri Comuni italiani. Cosa fa? «È in grado di immobilizzare (senza provocare danni fisici) malviventi o persone pericolose per sé stesse e gli altri». «Lo strumento viene lanciato verso le gambe o il tronco del soggetto con l’effetto di ottenere una legatura efficace, che ne impedisce qualsiasi ulteriore movimento: alle estremità del laccio ci sono due ancorette che si attaccano agli indumenti e più la persona si muove più la corda si stringe grazie ai due ganci», si legge nella nota del Comune.
Da aprile, e per tre mesi, la Polizia Locale di Parma inizierà la sperimentazione con i primi 5 strumenti in dotazione ai reparti territoriali e di pronto intervento, impiegati in servizi di sicurezza urbana e TSO. Il Bolawrap è già utilizzato in oltre 40 nazioni nel mondo, in particolare negli Stati Uniti dove è in dotazione alle anche alla polizia di Los Angeles, e in Italia alla Polizia Locale di Genova.
«È estremamente efficace nell’immobilizzazione di persone pericolose, a distanza, e senza provocare danni fisici. Siamo sicuri che accrescendo le dotazioni di sicurezza della Polizia Locale saremo in grado di aumentare la percezione di sicurezza delle parmigiane e dei parmigiani. Se la sperimentazione darà esiti positivi, come si ipotizza, doteremo il Corpo di Polizia Locale del Bolawrap», ha commentato l'Assessore alla sicurezza Cristiano Casa.
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Il Messaggero